1. Edo e mattia - un nuovo capitolo e un tuffo nel passato


    Data: 11/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Raccontigay90, Fonte: Annunci69

    ... due per poco non finirono quasi per sussurrarsi un "ti amo" che avrebbe sicuramente creato problemi a posteriori. Al momento dell'orgasmo Mattia iniziò a gemere come una cagna, con la sua vocina quasi da ragazzina per quanto stritula e poco virile, poi scaricò una quantità pazzesca di sperma dentro al culo dell'a sua volta scatenato Edo. Dopo aver svuotato anche l'ultima goccia del suo seme dentro Edo, Mattia cercò fugacemente la bocca dell'amico, poi posizionò il suo piedino sul cazzo di quest'ultimo e gli fece un magistrale footjob. Era la prima volta che Edo provava una simile cosa e la sensazione fu bellissima. Già dalla volta precedente si era convinto che la curiosità che aveva sempre provato per il feticismo era legittima, stavolta perse totalmente la testa. Iniziò a guardare Mattia dritto negli occhi, gemendo senza ritegno e incitandolo a continuare, poi ebbe un orgasmo violentissimo che quasi lo inchiodò al letto. Lo sperma di Edo volò ovunque, imbrattando i piedini di Mattia ma anche il letto. I due, sudati e stremati, si sorrisero e si diedero un veloce bacio in bocca. Poi Edo si accorse di aver abbondantemente sforato l'ora massima datagli dalla madre per tornare a casa e in fretta e furia, dopo una rapidissima lavata in bagno, si vestì e tornò a casa. Stavolta si sentiva più sollevato, iniziava a trovarsi a suo agio in questo rapporto con Mattia e a sentirsi meno in colpa con se stesso. L'indomani, per la prima volta, dopo la scuola, i due si ritrovarono a ...
    ... parlare di quanto successo: entrambi, con sincerità, ammisero di aver gradito moltissimo l'accaduto e Edo colse la palla al balzo per domandare a Mattia quali esperienze avesse già avuto in ambito gay:
    
    Mattia aveva vissuto con trambusto iniziale il trasferimento a Roma ai tempi della prima media. Aveva dovuto lasciare un paesino piccolo, dove tutti o quasi si conoscevano, dove aveva i suoi amici di sempre e le sue passioni, per andare a stare in una città enorme. Qui non era più un Dio, non era più il leader assoluto tra i suoi amici, non era più il riferimento ammirato da tutti per il suo carisma, per la sua bravura a giocare a calcio, per la sua abilità nell'organizzare cose e risolvere problematiche. Certo, rispetto ad un qualsiasi ragazzino insicuro di sè, fece meno fatica ad adattarsi ma il Mattia di sempre era probabilmente rimasto nel suo paesino. Con il passare del tempo si creò un gruppo di amici anche a Roma: era uno dei tanti, non il più importante ma riusciva comunque a divertirsi. Fece le sue prime esperienze da grande: sigarette, sbornie, qualche rissa, scopate con ragazzine ma anche le prime canne. Quando aveva 13 anni e l'erba era diventata una delle principali attività ricreative del suo gruppo, conobbe Matteo, un ragazzino di un anno più grande di lui. Matteo era un fattone, con una situazione famigliare pessima, uno scapestrato che si scanzava qualche soldino con lo spaccio. Tra Mattia e Matteo scoccò subito l'amicizia, era uno dei pochi tra i suoi conoscenti ...
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