1. Mamma schiava dopo la violenza 2


    Data: 19/04/2023, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: Luciano, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Dopo quanto era avvenuto in bagno notavo mia  madre evitare il mio sguardo in quelle poche ore in cui ero in casa tornato dal lavoro per pranzo e cena,per giorni non mi rivolse una parola ed io sapendomi colpevole rispettavo il suo silenzio. Furono giorni duri in casa non sapevo se dovevo affrontare l'argomento con mamma per averla violentata e magari scusarmi,invece dopo meno di una settimana un mattino venni svegliato da lei,papà doveva essere appena uscito di casa,mi sentii scuotere nel letto ed aperto gli occhi disse =alzati ti devo parlare= ed una volta alzato poi la seguivo in cucina,mamma chiuse la porta non a chiave dato che le porte di casa non avevano le chiavi,soltanto la camera matrimoniale aveva la chiave nella serratura era un fatto di sicurezza verso di noi quando si era bambini,con mamma in cucina lei a preparare il caffè,io seduto vicino al tavolo,una volta pronto mamma porgendomi la tazzina calda,fumante si sedette accanto era titubante non sapeva come iniziare poi dopo dei minuti di silenzio =sai cosa hai combinato quella mattina in bagno!= disse =si non sono riuscito a tenermi vedendoti nuda bella,che ti ho violentata  scusami ma è stata la mia prima volta,sei stata la mia prima donna= risposi =si e non dovevi,ma non è solo per la violenza che ho subito o perché  sono tua madre,non potrai mai capire cosa tu mi hai combinato dentro con quel assalto,come io posso sentirmi ora,come mi hai scombussolato la vita sentendoti dentro di me con quel cazzo e ...
    ... sentirti godere riempirmi di sborra la vagina,non lo potrai mai capire= disse con gli occhi lucidi e colmi di lacrime =scusami mamma,lo so scusa= feci io =no scusa un cazzo tu non sai un cazzo= disse e piangendo usciva dalla cucina correndo in camera sua,non capii cosa volesse dirmi ma il vederla piangere mi strinse il cuore come potevo ripare,cosi la raggiunsi,bussai alla porta =entra è aperto= la sentii dire,entrai in camera mamma in piedi davanti la finestra dove apparivano i primi raggi solari,le andai vicino la girai verso di me,lei =sei uno stronzo,un disgraziato come hai potuto come faccio a farti capire cosa ho provato,come mi sono sentita e mi sento ora= e mi portava le braccia al collo singhiozzando,affettuosamente la strinsi a me =scusa mamma cosa posso fare per farmi perdonare!= =vedo che non hai capito sono notti che non ci dormo,che ripenso a quella situazione a quel rapporto non mi aspettavo che venissi violentata da mio figlio ma nemmeno di arrivare poi ad avere orgasmi cosi intensi,si sarà perché sono incinta o perché hai un cazzo tale che sentirmelo dentro mi ha portata a godere se pur non volevo ma adesso mi manca,lo voglio,lo desidero tanto che ho il fuoco fra le cosce ecco cosa mi hai causato ho voglia di te,di scopare e non dovrei capisci adesso!= disse restando ben allacciata al mio collo,tutto era diverso da quello che mi aspettavo dopo il mio assalto forzato lei aveva talmente goduto che mi voleva ancora ed a quella realtà =mammina tu mi piaci cosi tanto che ...
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