1. Da moglie pudica a puttana. Prima parte.


    Data: 27/03/2023, Categorie: Prime Esperienze Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Sono Luca, 52 anni, statura media e fisco asciutto ma non palestrato. Da 27 anni vivo con Alba, mia moglie. L'ho conosciuta che avevo 25 anni e lei 24. Era bella ragazza, alta m. 1.66, minuta, vestiva sempre allo stesso modo: o pantaloni ampi o gonna sotto il ginocchio, la parte superiore era costituita da abbigliamento ugualmente ampio: insomma non era dato capire come fossero le tette o se fosse dotata di un bel culo, le sue forme erano un autentico mistero. Nella comitiva alcuni la definivano la "suora". Si diceva che avesse avuto due ragazzi, ma nessuno sapeva niente di lei dal punto di vista sessuale. Usciva solo il sabato sera e, nel resto della settimana, era dedita al solo lavoro nella filiale di una banca di un paese vicino al nostro. Fu tutto questo mistero che mi portò, dapprima a volerla conoscer meglio e poi ad innamorarmi di lei. Scoprii, pian piano il suo corpo. Mi trovai tra le mani due tette perfette, di una terza scarsa, ma con due capezzoli appuntiti; ma ciò che mi mandava letteralmente fuori di testa era la sua fica: due labbra grandi e un clitoride quasi appoggiato sulla fessura della fica. Il culo, bello tondo, un po’ basso, ma comunque stupendo. Nell’intimità, poi, la scoprii di segno completamente opposto a quello della suora. Adorava stare intere mezz’ore a pomparmi, mentre si faceva qualche 69. A scopare, amava montar sopra e, se presa a pecorina, gradiva un dito nel culo, se però provavo a scoparglielo, si ritirava sempre. Alla fine di ogni ...
    ... amplesso, adorava quasi sempre ingoiare la sborra, ripulendomelo tutto come se avessi fatto un bidè. In pratica, si trasformava da timida e schiva, a troia magnifica e insaziabile. Ci sposammo tre anni dopo. La nostra vita sembrava perfetta: un buon lavoro per entrambi, che ci portava fuori casa tutto il giorno, ma poi, la sera, ci davamo sempre a delle lunghe scopate. Ero riuscito, nonostante la sua paura per le dimensioni, non tanto per la lunghezza del mio cazzo, sui 17 cm, quanto per il volume, piuttosto ingombrante, della mia cappella, a scoparla nel culo, che mi concedeva almeno una volta al mese. Stavamo anche cercando di avere un bambino, ma non arrivava e, alla fine, decidemmo di eseguire dei controlli sanitari. Dopo varie visite, analisi, presso diversi medici e centri diagnostici, il responso era sempre lo stesso: né io, né lei potevamo avere figli. Il nostro era un caso forse su un miliardo di coppie! Non lo nego, passammo un anno difficile, molto, molto difficile e, tra noi due si era appiattito tutto, anche i nostri rapporti sessuali si erano allentati al punto da sparire quasi; eravamo sul punto di separarci. Poi, una notte, scopammo come dei dannati e, al mattino, proseguimmo. Non so come sia potuto succedere: forse la paura di perderci o, forse, la consapevolezza degli eventi, ma sta di fatto che ci mettemmo alle spalle il fatto che non saremmo mai diventati genitori e ci riappropriammo della nostra vita. Passarono così sette anni di vita matrimoniale. La nostra ...
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