1. La forza bruta e violenta... ep.2


    Data: 10/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Curiosissimoboy, Fonte: Annunci69

    …(Segue dal racconto precedente)…
    
    Da lì a qualche giorno sarei partito per le vacanze con la ragazza e con gli amici, cerco di non pensarci più e di godermi al meglio i giorni di ferie. Però inevitabilmente, quando ero a scopare con la mia ragazza, mi si stampava davanti agli occhi la sua immagine. Un giorno, in particolare, un amico - facendo finta di minacciarmi per derubarmi - mi ha preso da dietro stringendomi le spalle con forza e appoggiandosi completamente a me: il mio ricordo è volato immediatamente a quell’uomo, quando era in me con forza tenendomi da dietro. Sono rimasto così turbato dallo scherzo che la sera ho scopato la mia ragazza con una foga e una forza quasi pari a quella che avevo subito qualche giorno prima, provocando urla e gemiti di piacere che la mattina dopo sono stati oggetto di ironia da parte dei compagni di viaggio.
    
    Rientrato in città, ho voluto fare altri due incontri con ragazzi diversi nella speranza di poter superare quella empasse. Uno dei due, conosciuto tempo prima ma con cui avevamo soltanto cenato insieme e dialogato a lungo, è stato davvero fantastico, dolce e coinvolgente. Ormai avevo superato il trauma e avevo dimenticato lo stupratore!
    
    Un giorno, però, entrato nel sito, me lo ritrovo lì, con la foto in bella vista: sdraiato in spiaggia con occhiali da sole. In automatico la mia mano ci clicca aprendo il profilo. Buon senso avrebbe richiesto che io me ne fregassi di lui, invece, come un automa, gli ho scritto il classico ...
    ... “Ciao N.(nome)”. Dopo le prime battute, dietro sua insistenza, gli ho rivelato chi fossi. Tremavo nel pensare cosa avrebbe potuto rispondere: da una grassa risata, a un insulto volgare, all’interruzione della conversazione. Invece no, mi sorprende come al solito: manda dei messaggi dolci e attenti, dicendo di avermi cercato in ogni dove ma senza risultati e che aveva perso il mio numero. Ho voluto credergli e ho accettato un suo invito.
    
    Solito posto ma orario diverso: mi ha invitato di sera. Arriva, scende dall’auto e mi saluta come se nulla fosse, come due amici che si incontrano nella normalità di una situazione. Arrivati a casa sua, dopo il consueto bicchiere d’acqua, mi stringe tra le sue braccia e dopo aver avvolto il mio corpo comincia dolcemente a baciarmi. Tutt’ad un tratto si ferma per dirmi che notava un “non so che” che inibiva il mio godimento. Guarda dritto nei miei occhi, pochi istanti di silenzio e abbasso lo sguardo e il viso. Risolleva il mio volto con le dita piegate sotto il mento e si accorge degli occhi lucidi. Mi fa cenno di parlare con l’espressione di chi sa già tutto: con difficoltà ed impappinandomi gli esprimo tutto il disagio della volta precedente. Girantosi di lato ed espirando profondamene, torna poi a guardarmi fisso dicendomi: “scusa”. Come uno stupido, le lacrime cominciano a scendermi da sole e lui, con la dolcezza iniziale che mi aveva fatto sciogliere, le raccoglie con dolci baci continuando a sussurrare le sue scuse e dolci parole. Poi si ...
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