Una vita di incesti 32 - Racconti Erotici

Una vita di incesti 32

Non sto qui a prolungarmi nel raccontandovi di giorno in giorno quel che ho vissuto ma ci sono fatti collegati almeno in questo periodo vicino al 70 il più interessante,io poi ho sempre avuto una memoria fotografica e certe immagini restano in mente chiari pur se oggi ottantenne,magari delle frasi non sono precise ma il senso è quello. Da quelle minacce della moglie del principale non sapendo cosa fare mi confidai con mamma un pomeriggio dopo aver fatto con lei l'amore =me lo sentivo che quella ragazzina l'avresti scopata e sverginata ma la madre non lo credevo,però è una bella putttana e tu uno stronzo scopone= mi disse mentre nudi a letto le ero accanto =scusa mammina,che ne so la sorca mi tira lo sai no!= feci io baciandola poi =si ormai ti conosco bene hai preso me scopata e convinta da quella volta quanti anni sono? A si dodici ed ora siamo non più madre e figlio ma amanti e come se sposati pensa tuo padre nemmeno mi cerca più ma con te mi sento sempre amata e donna,certo io non sono da meno da quella puttana ma dobbiamo studiare un piano= disse =e già mammetta mia= dissi,mamma pensò un poco poi =ma tu le ferie non le hai prese questo anno= disse =no con il matrimonio della sorellina non ci ho più pensato perché!= feci =perché se le prendi adesso quelle non la vedi ne senti ed intanto magari qualcosa potrebbe cambiare= e si aveva proprio ragione una quindicina di giorni potevano cambiare tutto o almeno intanto non mi davano il tormento =si mammina cara tu hai sempre ...

... ragione sai avere idee che mi aiutano,dopo al lavoro lo chiedo al principale vedrai non mi neghera'= dissi e lei più contenta di me =si ma adesso vieni da mamma fai il tuo dovere,siamo moglie e marito si o no!= disse sorridendo ed anch'io mentre tornavo fra le sue cosce che palpandole =mammy hai due coscione che mi attizzano sempre,ancora belle piene e polpose= dissi =si si gira gira sai come prendermi porcone mio= disse sorridendo delle mie parole ma felice degli apprezzamenti. Feci l'amore con lei ed arrivai a far gridare mamma di piacere,soli in casa ci sfegavamo in ogni senso, più tardi in negozio feci presente la mia richiesta ed il principale =già non posso negartele è il tuo diritto,magari convinco mia figlia ad aiutarmi qui dietro al bancone= disse =ma io ho cugina che ha lavorato con me anni fa in un altro alimentari posso sentirla= gli dissi,non disse ne no ne si ed il giorno dopo ero in ferie =hai pure la macchina possiamo andare dove vuoi= disse mamma e mi venne in mente mia cugina,sentirla per il lavoro ma ero anche curioso di vedere mio figlio pur se non ne ero certo =vorrei andare da mia cugina a trovarla per il negozio chissà= feci io riflettendo sperando che mamma dicesse di andare da solo invece =si quasi quasi so che ha un figlio= disse e dopo una mezz'ora eravamo pronti ad uscire =magari se ti fermi al mercato un attimo per un poco di spesa= non potevo negarle d'uscire con me era sempre in casa. Preso la 500 al mercato poi cercare la strada dov'era mia ...