1. Ho scopato la suocera.


    Data: 24/11/2022, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... consistenza. Maria, quando ha aperto la porta della camera, non ha potuto non notare la mia superba erezione, ma nemmeno è scappata fuori o si è coperta gli occhi, ha solo sorriso. Per un attimo ci siamo fissati negli occhi, poi lei ha girato i tacchi e se n’è andata. Io mi son vestito e, quando sono entrato in cucina, mi è sembrato che tutto era abbastanza normale. Nessun accenno a quanto successo poco prima. Due giorni dopo, passata la tormenta di neve, e riaperte le strade, lei mi ha pregato di accompagnarla a casa, perché voleva prendere almeno degli indumenti per cambiarsi, in quanto, in tutti quei giorni, aveva praticamente indossato sempre le stesse cose. Seduta accanto a me, nell'abitacolo della mia auto, all’inizio se n'è stata in silenzio, guardando fuori dal finestrino. Poi, ad un tratto, si è girata e, dopo avermi sorriso, mi ha parlato molto pacatamente.
    «Scusami, per quello che è successo la mattina di Natale. Sono stata estremamente maleducata a non bussare, prima di entrare in camera tua.»
    Era la prima volta che parlavamo di quanto era accaduto e io ho cercato di rassicurarla.
    «Tranquilla, non è successo assolutamente niente di cui tu mi debba chiedere scusa. Piuttosto è stata colpa mia che, non essendo abituato ad avere persone in casa al di fuori della moglie, mi sono mostrato in uno stato alquanto indecente.»
    Lei sorride e, dopo avere scosso la testa, scherza un po' su ciò che è accaduto.
    «Indecente! Veramente a me sei apparso tutto, tranne che ...
    ... indecente. Sarei tentata a farti una domanda, cui, però, non sei tenuto a rispondere per forza.»
    La guardo, sorrido e la invito a formulare la domanda.
    «Scusami se te lo chiedo, ma son curiosa di sapere quante volte mia figlia, diciamo nell’arco di una settimana o di un mese, riesce a prendere quella meraviglia che spuntava dalle tue mutande.»
    La guardo e mi rendo conto che stiamo argomentando su fatti molto intimi, così decido di stare al suo gioco, per vedere sin dove può arrivare.
    «Veramente, non è che stiamo lì a contare quante volte lo facciamo; diciamo che lei se lo prende spesso e volentieri, ogni qualvolta che ne ha voglia.»
    Lei mi guarda un po’ sbalordita, poi riflette per qualche secondo e, subito dopo, commenta con una certa malinconia nella voce.
    «Capisco che, per una donna giovane come lei non ci sono molte difficoltà a godere con un maschio come te. Invece io, ormai vecchia, posso solo godere dei ricordi di splendidi momenti vissuti con mio marito.»
    Era evidente la sua tristezza in quelle poche parole e, quindi, ho cercato di tirarle su il morale.
    «Mettiamo subito in chiaro una cosa: tu non sei affatto vecchia! Sei una splendida donna matura che, in circostanze diverse, non mi dispiacerebbe per niente corteggiare con lo scopo di portarla a letto e farla godere il più possibile. Spero che non mi reputi troppo sfrontato.»
    Lei si gira, mi guarda e, con un sorrisetto ironico, continua a schermirsi, cercando di sminuire la sua capacità seduttiva.
    «Sei un adorabile ...
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