1. Una vacca in fiera.


    Data: 19/09/2022, Categorie: Tradimenti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Olga, 46 anni, alta 1,70, bionda, occhi azzurri, una buona quarta di seno, un bel fisico snello dalle cosce lunghe e un bel culo a mandolino. Da 24 anni sono sposata con Piero, bel maschio, alto, forte, spalle larghe, capelli e occhi scuri, e una bella dotazione fra le gambe, che sa usare benissimo, perché sessualmente parlando è un vero maiale! Dalla nostra unione è nata Lucia, che ha 22 anni, anche lei una bella ragazza e, fisicamente, mi assomiglia molto.
    Io e mio marito abbiamo un grande negozio di antiquariato, abbastanza conosciuto sia su internet, che nella nostra città; spesso e volentieri partecipiamo a fiere o mostre, dove esponiamo gli oggetti di antiquario più pregiati e otteniamo sempre un buon successo, sia di pubblico che di gradimento per la merce. Come già detto mio marito è un vero porco e, ritrovandosi una moglie decisamente avvenente, si dà da fare per esibirla e, riconosco, la cosa non mi dispiace affatto. Fin da subito, da quando ci sposammo, lui ha voluto che indossassi abiti molto succinti, tacchi molto alti e, soggettivamente, la cosa mi ha sempre eccitato molto. A letto non gli ho mai negato nulla, ogni mio buco è stato oggetto del suo desiderio ed io ne ho tratto sempre molto piacere nel sentirmi riempire dalle ondate di sperma che lui mi ci riversava dentro. Circa un mese fa, però, mi sono accorta che c’era una cliente che veniva sempre in negozio, soprattutto ogni volta che io ero assente, e la cosa mi ha un po’ insospettita: non ...
    ... sono gelosa, diciamo, però, che non mi piace esser trattata da stupida. Apparentemente è una donna che veste in maniera banale e semplice, nulla che attiri l’attenzione di un maschio, ma la sua aria ingenua, non mi ha convinto per niente e così, una mattina, ho finto di essere assente e, dopo essermi appostata nelle vicinanze del mio negozio, l’ho vista arrivare ed entrare dentro rapidamente. Ho fatto il giro dell’isolato e sono entrata dal retro del negozio dove abbiamo un grande magazzino e, silenziosamente, mi sono addentrata all’interno del locale: non ho dovuto fare molta strada, perché ho visto Piero, seduto su un grosso divano ricoperto da un telo, con i pantaloni abbassati e la zoccola che, inginocchiata fra le sue gambe, gli succhiava avidamente il cazzo. Devo ammettere che ci sapeva veramente fare, perché prendere in bocca tutto il cazzo di mio marito non è cosa facile, non solo perché piuttosto lungo, ma anche abbastanza largo, laddove la tizia se lo infilava in gola con una certa disinvoltura, che faceva pensare quanto la puttana fosse allenata. Dopo averlo leccato e succhiato, la troia si è sollevata la gonna e inginocchiata sul divano, volgendo le spalle a Piero, lo ha esortato a penetrarla.
    «Dai, prendimi! Spingimi il tuo cazzone tutto dentro nel culo! Sei un porco! Lo so che ti piace, sfondarmi il culo perché tua moglie non te lo concede mai!»
    Cosa? Ma che diavolo sta raccontando? Io non gli do il culo? Ma se è la prima cosa che si è preso da quando stiamo ...
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