1. Il fisioterapista


    Data: 08/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    Il fisioterapista
    
    Pietro lo conoscevo da tempo, da almeno una decina d’anni. Era venuto al mio studio di avvocato per la sua causa di divorzio dalla moglie, avevo affidato il caso ad una mia giovane assistente che l’aveva seguito con attenzione ed efficacia, sventando le mille insidie dell’avvocatessa della moglie di Pietro.
    
    Mi aveva dato l’impressione di una persona per bene, seria e rispettosa. Lavorava da fisioterapista in un centro medico privato e, a sentenza acquisita, passò a salutarmi e ringraziarmi dichiarandosi a mia completa disposizione per ogni evenienza. “Naturalmente, avvocato -aveva aggiunto sorridendo- mi auguro che lei stia sempre bene e che non ne abbia bisogno …”.
    
    E invece, dopo diversi anni, mi ricordai di lui quando, a seguito di una fastidiosissima lombosciatalgia che all’età di 62 anni mi tenne a letto per più di una settimana, mi fu prescritto proprio un intenso ciclo di fisioterapia. Ovviamente fu felicissimo di avermi finalmente tra i suoi clienti e mi disse al telefono: “Avvocato, venga quando vuole, per lei non ci sono orari… tenga conto che ormai ho uno studio di fisioterapia tutto mio e dunque posso regolare a mio piacimento gli appuntamenti”.
    
    Approfittai di questa sua disponibilità per prenotare le sedute a fine giornata, proprio a metà strada tra la chiusura del mio studio e il rientro a casa per cena.
    
    Pietro era uno specialista provetto; era sicuro di quello che faceva, ma manteneva verso di me un atteggiamento delicato e ...
    ... rispettoso, direi di timore reverenziale nei riguardi di uno dei più affermati professionisti della città. Entrava nella stanza solo dopo che io mi ero spogliato e sistemato sul lettino e riusciva ad effettuare i suoi massaggi senza mettermi mai a disagio. Lo guardavo mentre muoveva le sue mani sul mio corpo, lui in maglietta e tuta bianca, con una presenza fisica ancora fresca e saettante, nonostante avesse poco meno di 60 anni.
    
    Devo dire che alla fine di ogni seduta mi sentivo come rigenerato.
    
    Avevamo programmato un paio di sedute a settimana. Ma, a forza di frequentare il suo studio, la confidenzialità tra di noi crebbe subito e, di pari passo, la nostra disinvoltura reciproca.
    
    Una sera, mentre mi lavorava la pancia e i fianchi, sfiorò con la punta delle dita i miei capezzoli: fu come una piccola scintilla, che mi provocò un brivido irresistibile, e non potei fare a meno di emettere un piccolo gemito. Pietro se ne accorse e, con un filo di preoccupazione, immediatamente mi chiese se c’era qualcosa che non andava. Lo rassicurai subito: “No, Pietro, tutto benissimo … anzi continua…”
    
    Pietro mi sorrise con un pizzico di malizia e tornò ad accarezzarmi il petto titillandomi sapientemente i capezzoli, e, siccome mi vedeva godere ad occhi chiusi, cominciò a farlo con insistenza; poi, notando addirittura un improvviso ed inatteso cenno di erezione da parte mia, scese a palparmi dolcemente la pancia.
    
    Preso com’ero dal piacere di quelle manipolazioni, non solo non gli ...
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