1. Un amore segreto


    Data: 17/09/2022, Categorie: Incesti Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi distendo al sole, sono in vacanza in Toscana. Sento il calore sulla pelle, mi guardo intorno, sono quasi sola, nuda. Amo esserlo, è il solo modo per prendere il sole che amo, non mi piace farlo in nessun altro modo. Sono venuta dalla Francia, sono figlia di genitori separati da anni. Avevo sei anni, quando i miei si sono separati, io con mia madre, lui sparì. Col tempo sono riuscita a sapere i motivi, della separazione, un problema di gelosia di mia madre. Lui era, anzi è un bell’uomo, sempre al centro delle attenzioni delle donne, questo ha fatto sempre impazzire mia madre, che pur amandolo, lo ha lasciato. Oggi io ho venti anni, alta uno e ottanta, capelli neri e ricci, occhi azzurri, cosce lunghe, il seno una bella terza, ben alta. Ho deciso di passare due settimane a riposarmi qui, nella terra di mio padre. Ho il suo indirizzo. Lui e mia madre, si sono sempre sentiti, lei ha anche una sua foto recente, credo che lo ami ancora. Mentre lui, non ha mai chiesto nulla di me, o almeno credo. Ieri ho preso l’auto, sono andata vedere dove abita, è proprio la costruzione che mi ha descritto mamma. Bella, a strapiombo sul mare, in uno dei posti più belli della costa, ma non ho voluto cercarlo, forse lo farò domani.  Sono le dodici, mentre sto mangiando dell’uva, improvvisamente lo vedo venire verso di me. È veramente un bell’uomo. Spalle larghe, un bel quarantacinquenne di puro fascino. Capelli brizzolati, portamento fiero. Lo seguo con lo sguardo. Mi nota, mi fa un cenno di ...
    ... saluto col capo, poi si sdraia vicina a me, a circa cinque metri di distanza. Lo osservo. Mi piace, probabilmente lui non immagina nemmeno chi sono, decido di giocare con lui. Lo provoco un poco, apro le cosce distrattamente, vedo che lo nota, poi mi alzo, vado verso il mare, mi bagno. Mi segue con lo sguardo. Non perde un solo movimento che faccio. Quando torno al mio asciugamano, mi piego volutamente con il mio fantastico culo verso di lui. Mi distendo, con la coda dell’occhio vedo che si è eccitato. Bene, era quello che volevo!  Devo trovare un motivo banale, per attaccare discorso. La fortuna mi viene in aiuto, una folata di vento fa volare il mio cappellino verso di lui, che lo afferra, me lo riporta.
    «Grazie, è molto gentile, con il sole che picchia, era un vero problema.»
    Mi osserva, forse nota qualche cosa di famigliare, mi sorride.
    «Permette, mi chiamo Lorenzo, lei?»
    «Sono Carla.» 
    Mi osserva attentamente, lo invito a sedersi con me.  Incominciamo a parlare di tante cose, del tempo, la spiaggia, il piacere di stare nudi. Mentre parlo continuo a provocarlo. Mi distendo sempre in modo tale, che lui abbia sempre in bella vista la mia fica, lui non può resistere, ha un’erezione superba. Il suo cazzo svetta grosso, duro, vorrei prenderlo in bocca, ma voglio divertirmi ancora.  Mi chiede, se mi farebbe piacere vedere il tramonto, dalla punta del promontorio. Lassù. Mi indica una casa sulla punta.
    «Quella è casa mia.» 
    Accetto, ormai ho deciso di stare al gioco. Andiamo ...
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