1. Sono annientata


    Data: 30/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E’ già da parecchio tempo che indispettita e alquanto sdegnata ci rimugino appresso analizzando tutto ciò che mi è capitato, nel mentre che sono distesa sul canapè che fumo una sigaretta, dal momento che tento di scacciare via la contrarietà e lo sgradito malcontento immagazzinato. Ieri pomeriggio tu m’hai testualmente sbatacchiato il telefono in faccia, ultimando ruvidamente e con indiscussa villania la comunicazione. Tutto questo che hai compiuto ti sembra un accomodamento di poco conto? Una soluzione adeguata da parte tua? A ben vedere, con questa scenografia che hai appena combinato, è la terza volta che accade in breve tempo, mentre io sono pienamente ottusa e per di più lenta a capire, giacché ti sto persino morendo dietro. Poco intelligente e azzarderei fessa e sciocca pure io, in quanto a dire il vero non sono capace e faccio fatica quando sono distante da te.
    
    In verità, lo ammetto apertamente, lo riconosco schiettamente, appena non ascolto la tua bellissima e penetrate voce sto male, vado in crisi e mi angoscio terribilmente, in quanto scompenso il mio stato d’animo. In aggiunta a ciò, se non scopiamo almeno due volte nell’arco della settimana, divento rapidamente instabile e non ragiono in modo assennato ed equilibrato. In altre parole non riesco a fare a meno della tua esuberante e irruente presenza.
    
    Ti rivelo oltre a ciò, che questa mia maniera d’esprimermi probabilmente tu la troverai piuttosto antiquata, grezza e a tratti persino rustica, in verità ...
    ... comprendo chiaramente che quest’aspetto tu lo scorga raffigurandolo in maniera differente dalla mia, nell’esporre e nel demarcare i nostri privilegiati, intimi e lascivi attimi del nostro intrinseco e appassionato legame corporeo. Io ho potuto abilmente constatare che il tuo modo di agire è nettamente più mirato, tu hai un temperamento maggiormente concreto, disincantato ed efficace, tu proferisci di sontuose chiavate, conversi di atti di sesso, confabuli e discorri d’una completa corporeità. Non è difatti considerata né è pronosticata nella tua personale esplicitazione del nostro intimo vincolo, l’accenno dal punto di vista mistico e celeste che dir si voglia, per il semplice fatto che non adopereresti giammai (il vocabolo cortese, tenero e delicato), perché ambedue siamo unicamente due masse da soddisfare, punto e a capo.
    
    Siamo a dire il vero due strutture che s’invadono a vicenda che boccheggiano, che grondano, che sgobbano e che s’attorcigliano dimenandosi a vicenda, amalgamandosi ed emettendo continui gemiti di puro e naturale appagamento, due masse corporee che si deformano, due, tre volte nell’arco di sette giorni, talvolta perfino negli scampoli di tempo rubati, laddove sei distante dalla tua consorte e da tuo figlio. Staccato dalla compagnia dei tuoi confidenti coi quali discorri e discuti di chissà quali peripezie e vicende varie. Noi due siamo in concreto due inedite stravaganze che si ritrovano, nello spartire il nostro tempo, possedendoci a vicenda in maniera ...
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