1. La mia storia con lui - Capitolo 2


    Data: 29/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Hardcore, Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    Capitolo 2
    
    Perdono
    
    Mezzanotte. Felice Halloween. Piansi mentre guidavo nella pioviggine verso un punto ed una destinazione che dovevo ancora trovare. La cadenza del secondo concerto di violino di Mozart, movimento andante, aveva raggiunto la sua vetta gloriosa quando mi fermai al mio luogo di ritrovo favorito, un precipizio appartato che sporgeva sul fiume. Cosa ero andato a fare lì? Saltare giù? No la vita era troppo bella per quello. Spensi i tergicristalli e la cassetta. I fari dalla strada illuminarono per un momento il fiume come cortei di fantasmi ubriachi mentre io mi facevo trasportare nell’oscurità con la mente ancora piena degli angeli di Mozart. Quindici minuti prima avevo lasciato l’oggetto dei miei desideri omosessuali nel mio appartamento. Io avevo assaggiato i miei sogni. Ora ero nella mia macchina, piangente, depresso e rattristato dai festeggiamenti della notte. Nonostante lo stato in cui ero, dovevo ritornare nell’appartamento e confrontarmi con Ben. Forse dopo un buon argomento, avrei potuto affogarmi nel whisky che stava dietro la televisione dei miei genitori.
    
    Forse.
    
    Guidare a casa era una sfida. Le lacrime oscuravano continuamente la mia visuale, stronzi ubriachi, che riversavano la loro atmosfera festiva su ragazze che continuavano a succhiargli il cazzo, giravano a caso nelle strade del mio sobborgo in uno stupore stordito. Il giorno che avevo cominciato a guidare avevo colpito qualche cosa di vivo, l’avevo sentito gridare e l’avevo ...
    ... schiacciato sotto le ruote della potente macchina che comandavo. Quel stesso giorno, il mio vicino a due isolati da me, cominciò ad affiggere sui pali annunci per il suo gatto bianco. Dopo avere trovato un gattino sotto la mia ruota, feci voto di non agire mai più così incautamente. Guidai sempre preoccupato per gli altri, che loro guidassero o no. Quasi ruppi il voto quella sera. Qualcuno saltò davanti a me mentre giravo a destra verso la mia strada e poi saltò rapidamente via. Il mio piede colpì istantaneamente il pedale. Batticuore a cento all’ora per un minuto e racchetta di tennis in mano saltai fuori dalla macchina: “Figlio di puttana!” Silenzio. Sbattei la portiera della macchina mentre rientravo e poi continuai lentamente fino al mio appartamento che era alla fine della strada.
    
    La luce del sensore automatico si accese quando entrai nel passo carraio. Armeggiai quietamente con le chiavi mentre ascoltavo gli alberi del bosco vicino frusciare per il vento freddo. Luci spente. Ben non c’era. Il suo profumo era ancora nell’ingresso. Lui era andato via. Era andato. Ed i miei pantaloni erano ben piegati, ancora freschi di stiratura, sul letto dei miei genitori. Un foglietto sopra di loro mi ridusse in lacrime silenziose: “Mi spiace.”
    
    Almeno il sacchetto di patatine non si sarebbe sentito solo quella notte.
    
    Ottobre cambiò il suo vestito. Le foglie morirono. La mia anima era angosciata. La mia vita proseguiva. Evitai Ben per quanto possibile durante la scuola. Ambedue ...
«1234»