1. Quella volta in treno


    Data: 28/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    Era ormai la fine degli anni 90 e io avevo poco più di vent’anni, avevo la fortuna di lavorare per una società che spesso mi mandava in giro per l’Italia, dormivo in albergo tutto spesato e spesso, non tanto per risparmiare quanto per la praticità di non dover parcheggiare muovendomi prevalentemente in grandi città ben collegate, mi spostavo con il treno.
    
    Dopo una due giorni in quel di Roma dovevo spostarmi a Venezia e nel pomeriggio di un mercoledì come tanti altri salii alla stazione Termini su un intercity. Non so se sia ancora così perché da molto non prendo più il treno, ma all’epoca i vagoni erano divisi per scomparti, c’era una porta scorrevole che li separava dal corridoio e all’interno di ogni scomparto c’erano sei posti a sedere nei quali, molte volte, si finiva per chiacchierare e intraprendere piacevoli conversazioni con gli inaspettati compagni di viaggio.
    
    Accomodatomi in uno scomparto vuoto misi il mio bagaglio sull’apposita mensola e mi sedetti, all’epoca non c’erano telefonini, social network e tecnologie varie che fanno stare tutti a testa bassa senza nemmeno guardare la faccia di chi ti siede vicino, quindi me ne stavo li, seduto composto aspettando che il treno partisse.
    
    D’un tratto si aprì la porta scorrevole, un uomo sui cinquant’anni, alto, capelli corti e con una barba brizzolata ben curata sul volto mi si rivolse gentilmente chiedendo: ‘&egrave libero?’.
    
    Risposi ovviamente di si e si accomodò sulla fila di sedili di fronte a me.
    
    Come di ...
    ... consueto dopo un po’ cominciammo a conversare e a raccontarci del più e del meno, mi raccontò di essere un perito informatico e di essere anch’egli in viaggio per lavoro, poi la conversazione progredì sempre più sul personale finché mi chiese: ‘hai la ragazza?’.
    
    Alla mia risposta negativa incalzò: ‘come? Un così bel ragazzo come te? Non ti piacciono per caso?’.
    
    Risposi che si, mi piacevano le ragazze ma al momento non ne avevo una fissa, poi incalzò parlando del fatto che alla mia età gli ormoni ‘galoppano’ (disse proprio così) e che dovevo darmi da fare per scopare il più possibile, anche coi maschi se fosse capitato.
    
    A quel punto io rimasi un attimo in silenzio, sorpreso della sua affermazione non perché la cosa mi scandalizzasse dato che qualche esperienza con maschi l’avevo già avuta, ma perché non me la sarei mai aspettata da un uomo che a quell’epoca vedevo molto più grande, quasi vecchio, e per il quale assurdamente pensavo che il sesso fosse ormai solo un ricordo. Mentre la mia faccia doveva avere un’espressione fra l’incredulo e l’imbarazzato lui mi sorrideva poi esclamò: ‘beh? Che c’&egrave? Ti scandalizzi?’, risposi di no ma ormai eravamo sull’argomento. Non capivo ancora bene se ci stesse provando con me o se volesse solo divertirsi a mettermi in imbarazzo, così di colpo gli chiesi: ‘e tu sei sposato?’. Rispose serenamente di esserci andato vicino ma di essersi tirato indietro all’ultimo poiché era conscio di aver sempre provato una particolare attrazione ...
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