1. DA QUELLA NOTTE DELLA RAPINA


    Data: 25/08/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Tue Racconti Autore: orsogreco, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    Da quella notte della rapina, è trascorso circa un mese; Il ricordo è ancora vivido in me. La scoperta che mio marito si eccita come un maiale a vedermi scopata da altri uomini, è stata una rivelazione. Non abbiamo più fatto riferimento a quanto accaduto, ma sotto pelle arde il fuoco del desiderio. Il mio di farmi sbattere come una puttana da uomini sconosciuti, ed il suo di potermi guardare e masturbarsi! Lui continua a rinfacciarmi di essere stata troia senza freni inibitori; ma lo fa perché gli piace trattarmi male… lo eccita. E questa sera, dopo aver cenato, mi “intima” di andarmi a cambiare, perché vuole che usciamo. “Vatti a vestire esattamente come una puttana; perché tu sei una puttana vero?” Ed ancora; “volevi che ti procurassi tanti cazzi per farti scopare. Bene: questa sera sarai accontentata! Sbrigati che appena sei pronta andiamo”. Senza parlare vado in camera e mi vesto; indosso un leggero vestitino che aderisce al mio corpo come una seconda pelle e… nient’altro! Una volta in macchina, mi dice di tirarmi su il vestitino, in modo che le mie cosce siano in bella mostra. Facciamo circa una trentina di chilometri senza parlare; lui è assorto nella guida, anche se lo “pesco” più volte a sbirciarmi fra le gambe; arrivati ad un certo punto, svolta in un ampio piazzale sulla nostra destra; un paio di lampioni squarciano appena il buio con una luce fioca. Mi guardo intorno e intravvedo alcuni tir parcheggiati, ed alcune auto appartate nelle zone più buie. Dopo essersi ...
    ... cercato un posto a sua volta, parcheggia e spegna il motore. Senza nemmeno voltarsi mi dice: “Masturbati!”… Un po dubbiosa gli chiedo perché; “tu fallo; fra un minuto vedrai e capirai;” mi risponde. Allora divarico le cosce e faccio scivolare la mano al loro interno; poi lentamente risalgo verso la mia figa e cerco il clitoride. Non mi ci vuole molto per eccitarmi… ed ancora meno per bagnarmi! “Tira giù le bretelle del vestitino così i tuoi seni sono visibili.” Lo faccio; e con l’altra mano cerco i capezzoli già turgidi e gonfi! Lui continua a fissare dritto davanti a se, quasi a cercare un punto immaginario, visibile solo ai suoi occhi. Sono eccitata; la sua vicinanza mi fa porca! E vorrei vederlo masturbarsi. Intanto ho subito un orgasmo che cerco di tacere, ma lui se ne accorge “Sei proprio una gran zoccola! Basta sfiorarti che godi.” Mi apostrofa; senza neanche voltarsi. E poi ancora: “continua a masturbarti; ecco che stanno venendo a guardarti. Non smettere di toccarti.” “chi sta venendo a guardare?” gli chiedo; ma poi noto distintamente degli uomini che si avvicinano allo sportello dalla mia parte. Sono almeno tre; “volevi dei cazzi sconosciuti? Eccoti accontentata!” Mi dice; e poi ancora: “apri lo sportello e fatti toccare.” Dopo un attimo di imbarazzo, apro lo sportello e lascio che quelle mani percorrano il mio corpo; si intrufolino fra le cosce, entrino nella figa. Mi stringono i capezzoli fino a farmi male! Intravvedo mio marito che ha tirato fuori il suo cazzo e si ...
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