1. Amore Clandestino 3


    Data: 25/08/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Mr.Goodbye, Fonte: EroticiRacconti

    Come sempre si erano incontrati al centro commerciale. Sotto gli occhi di tutti. Lei non aveva mai capito il perché di questo rituale.
    
    "Siamo qui, davanti a tutti, non stiamo facendo nulla di male."
    
    Aveva pensato che fosse un modo per mascherare il loro rapporto proibito e clandestino.
    
    Poi, però, uscivano insieme e, sempre insieme, se ne andavano. E da dimostrazione di innocenza si trasformava in sfida, ostentanzione. Lui non le aveva mai detto il perché di quella scelta. Era così e basta. E lei l'aveva accettato, in silenzio, come parte di quel rituale magico in cui usciva dalla sua vita, ormai diventata noiosa e stretta, e si immergeva in quel momento quasi irreale.
    
    Un rituale che viveva con una miscela infuocata di emozioni. Ansia, paura, eccitazione, trepidazione. Tutto il suo essere vibrava in quei momenti che la separavano da lui. Aveva paura di essere vista, di essere scoperta, che il loro segreto divenisse pubblico. Al tempo stesso questo sottile gioco la eccitava. Il fascino del proibito e del rischio esercitava sulla sua anima una pressione che non aveva mai conosciuta prima e che le impediva di smettere di sorridere. E che si rifletteva anche sul suo sesso, costantemente umido.
    
    Fino al momento in cui arrivava lui e le donava la pace. Sì, la pace. Era incredibile la pace che riusciva a ritrovare non appena lo sentiva vicino. Se c'era lui lei si sentiva capace di affrontare l'inferno con assoluta calma e freddezza. Le era sufficiente la consapevolezza ...
    ... che, da lì a poco, si sarebbe donata a lui. In una modo così completo e profondo che non era mai successo con suo marito.
    
    Respirò a fondo per cercare di calmare il cuore. Il suo sguardo scivolava distrattamente sull vetrina davanti a sé mentre i led cambivavano pigramente colore.
    
    Era sempre lei ad arrivare prima. Era un altro ingrediente del loro rituale. Arrivava e iniziava a guardare i negozi.
    
    "Perché?", gli aveva chiesto un notte, dopo l'amplesso, ancora su di lui, sui sedili dell'auto. Già... era tornata a fare l'amore in auto, come quando era ragazza.
    
    "Perché sei bella."
    
    Lui le aveva dato un bacio leggero, proprio sulla punta del naso, e l'aveva stretta a sé così forte prima di continuare.
    
    "Sei bella e voglio guardati. Voglio ammirarti. E quando sono sazio delle tue forme e dei tuoi movimenti..."
    
    Si era fermato, senza che lei capisse perché.
    
    "No... non è vero. Non sarò mai sazio di te."
    
    Era stata lei ad allungare il collo e baciarlo. Nulla di casto o innocente. Aveva dischiuso le labbra morbide e aveva lasciato che la lingua, quasi animata di vita propria, scivolasse nella bocca di lui. Lo voleva. Di nuovo. E ancora. Senza mai rinunciarvi.
    
    Era salita a cavalcioni su di lui e, nel momento in cui l'aveva sentito scivolare dentro di lei, si era sentita piena, completa. Non le serviva altro. Quell'istante, quel gesto così... fisico e carnale... proiettava la sua anima nel più completo e totale appagamento, trasformando quell'atto in qualcosa di ...
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