1. E dio creo' l'uomo, maschio e femmina li creo'


    Data: 25/08/2018, Categorie: Trans Autore: LoryCrossdresser, Fonte: Annunci69

    E Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.
    
    (dal libro della Genesi)
    
    Lory era un transex o transgender come preferiva definirsi lei.
    
    Era bella Lory aveva le mani sempre curate, le unghie lunghe e laccate di rosso, sguardo da cerbiatta, gambe da gazzella.
    
    Era bella Lory nei suoi mini abiti aderenti con le sue movenze delicate e la voce dolcemente roca.
    
    Era alta un metro e settanta e pesava poco più di cinquanta chili, era uno scricciolo Lory, un filo d’erba che si piega al vento, un soffione leggero trasportato dall’aria.
    
    Leggero era il suo passo anche con i tacchi alti, leggero era il suo alito, di mela acerba e pesche sciroppate, leggero era il suo seno, piccole tette adolescenziali del colore delle nuvole che si tingono di rosa al tramonto.
    
    I suoi occhi erano pozzi neri, pericolosi da guardare, ci potevi finire dentro e perderti per sempre nella sua anima contorta.
    
    Occhi grandi del colore e della stessa consistenza del buio.
    
    Era femmina Lory.
    
    Tante volte aveva pensato a se stessa alla propria sessualità senza però riuscire a comprendersi.
    
    Non si sentiva un omosessuale, gli uomini non le piacevano affatto, per Lory sarebbe stato impossibile baciare un uomo da uomo, quando lo faceva era solo per suggellare il suo essere donna.
    
    Lei era attratta da tutto ciò che era femminile.
    
    A scuola guardava le compagne di classe con invidia, le piacevano i vestiti che indossavano, i loro capelli morbidi che ...
    ... volavano nell’aria quando muovevano la testa, per poi ricadere ad onde leggere sulle spalle.
    
    Le invidiava quando le vedeva parlottare tra loro, parole sussurrate e segreti inconfessabili che diventavano improvvise risate argentee.
    
    Osservava ogni particolare, ad esempio il piccolo il pon-pon rosa portato dietro ai calzini corti con le scarpe da ginnastica o la leggera trasparenza della maglietta che faceva intravedere il reggiseno.
    
    A Lory piaceva quel mondo, i maschi non la interessavano assolutamente, amava tanto la femminilità da voler essere femmina, è come guardare una foto dei Caraibi, quella sabbia chiara e l’acqua azzurra e la schiuma lontana sulla barriera corallina e i pesci in trasparenza e è tutto così bello che non ti basta guardare o farti un bagno in quel mare, vuoi essere acqua.
    
    Ecco lei voleva essere acqua, anzi quell’acqua che è l’essenza stessa del desiderio.
    
    I ragazzi non le piacevano, ma le piaceva che loro la guardassero, insomma che riconoscessero in lei la ragazza che si sentiva di essere.
    
    Con gesti sicuri passava sulle ciglia il rimmel senza più far caso a quel gesto che le infiammava il cuore da piccola.
    
    I capelli le scendevano come spaghetti sulle spalle, lisci di piastra e biondissimi di tinta, le ciglia battevano rapide, le labbra si stringevano per spandere bene il rossetto per poi rilassarsi in un sorriso sensuale.
    
    Il fondotinta era spalmato abbondantemente sulle guance a coprire piccoli fori che un tempo, ormai lontano si ...
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