1. Troia per vocazione.


    Data: 03/08/2022, Categorie: Tabù Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... fratello dietro le fecero sborrare anche l’anima, ma non mai capito perché mio fratello non gli disse che mi scopava. Tra una scopata, bocchino e altro passò anche un altro anno, e l’estate successiva mia zia invitò me e Marco a passare qualche giorno di vacanza con loro al mare. La seconda sera che eravamo con loro mentre eravamo in camera nostra a divertirci abbiamo sentito dei rumori provenire dalla camera vicino dove dormivano gli zii, curiosi ci siamo alzati e siamo andati a vedere. Dalla porta semi socchiusa si vedeva la zia che a culo all’aria se lo faceva sbattere dentro da Sven.  Un piccolo rumore tradì la nostra presenza.
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    Sven smise di scopare Anna, e prese ad ispezionare il mio corpo.
    «Fatti guardare un po’ sembra che ti piace guardare chi scopa.»
    Mi sfilò la maglietta e rimasta nuda prese a toccarmi la figa. Ero già bagnata, soprattutto alla vista del cazzo suo che era molto più grande di quello di mio fratello che invitò Sven a farselo succhiare.
    «Fattelo succhiare è una bocchinara fantastica.»
     Due secondi dopo avevo la bocca piena del cazzo dello zio. Era tanto, e a mala pena c’entrava. lo succhiai con piacere, poi si mise seduto sul letto e mi fece salire sopra di lui, sentivo la cappella farsi strada dentro di me, era come se fino a quel momento fossi stata ancora ...
    ... vergine, solo quando raggiunse il fondo mi resi conto di quanto ancora avevo da imparare, nel prendere cazzi dentro di me. Immediatamente presi a godere. Il primo orgasmo arrivò di sorpresa anche la zia intanto era indaffarata con Marco che le pompava il culo, allora Sven cambiò posizione, si mise sul letto con me alla pecorina, questo fece sì che lei si trovasse rovesciata e la sua bocca arrivò a leccare la mia figa da sotto. Incominciai a godere tantissimo. Marco disse di mettermelo in culo.
    «Sven, mettigli tuo cazzo nel culo! Dai che dopo gli sfondo la fica!»
    Mi sentii le gambe tremare al pensiero di sentire quel paletto nel culo. Con un po’ di pazienza e molto gel lubrificante fornito dalla zia Sven mi impalò.  Il fiato mi morì in gola, e sentire Marco farsi strada davanti fu come una scarica di corrente che percorse all’istante tutto il mio corpo. Mi trovai ad incitarli a scoparmi ancora più forte.
     «Spaccatemi! Vi voglio tutti e due dentro!»
     E non si fecero pregare. Sfondarono il mio culo e la figa. Poi toccò alla zia, che era già un po’ più allenata, ma ciò nonostante la fecero impazzire a suon di sborrate. Passammo dieci giorni di sesso, e sesso elevato alla massima potenza. Quell’anno i miei genitori decisero di passare assieme alla zia Anna e Sven il Capodanno a casa del mio nonno paterno, che abitava su in montagna assieme al suo gemello a cui l’anno prima era morta la moglie. Mio nonno Sante all’epoca aveva circa sessantenni. Alto, era a mio parere una roccia, con ...
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