1. Troia per vocazione. 01


    Data: 26/07/2022, Categorie: Tabù Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Irma, ho cinquantuno anni e sono una troia, ne sono consapevole e fiera. Avevo undici anni, ero già una bella ragazzina, fisico slanciato, gambe ben fatte, frutto di anni passati in piscina a fare nuoto, che mi facevano sembrare già più grande per la mia età. Vivevo con i miei genitori e mio fratello Marco più grande di me di tre anni, in un paesino vicino a una grande città, ai piedi di una alta montagna. Un pomeriggio che eravamo soli sorpresi mio fratello in bagno a masturbarsi. Incuriosita mi avvicinai.
     «Che fai?»
     Lui mi guadò, e in qualche modo cercò di evitare la risposta.     
    «Niente, sono cose da grandi!»
    Incuriosita, decisi di insistere.                                                                                                                         
    «Dai, dimmi cosa stai facendo.»
     Lui ebbe un momento di esitazione e mi prese per mano mi parlò con un tono molto serio e deciso.                «Te lo dico, ma prometti che non lo dici a nessuno! Giura!»
     Io curiosa da morire avrei giurato tutto. Fino a quel momento il sesso non mi aveva interessato molto. Qualche innocente bacetto a qualche ragazzino e basta. Lui mi portò in camera nostra, mi fece sedere sul letto e tirato di nuovo fuori il cazzo mi disse;
     «Succhia! Mettilo in bocca e leccalo come lecchi il ghiacciolo!»
    Il cazzo di mio fratello era già abbastanza grande, presi a succhiarlo con tanto impegno che lui cominciò a farmi i complimenti.
    «Brava! Dai, così, succhia! Che bocca calda ...
    ... e larga che hai!»
    Effettivamente la mia bocca è larga, e le labbra abbastanza carnose sono perfette per fare bocchini.  E poi fare una cosa da grandi e farla bene mi riempiva d’orgoglio. Improvvisamente lui raggiunse l’orgasmo e mi riversò il suo piacere in bocca.
    «Dai manda giù! Ingoialo tutto fa bene fa crescere le tette!»
     Mi disse. Non sapevo cosa fosse, ma uno schizzo di liquido caldo mi colpì il palato, e la mia bocca fu piena di crema densa che dal gusto mi ricordava lo yogurt   di cui ero golosa. Ingoiai tutto. Lui mi face tanti complimenti.
    «Brava, bravissima! Hai appena fatto il tuo primo pompino come una vera bocchinara!»
     Dopo che si fu ripreso un po’ mi disse ora ti insegno a fare un 69, mi posizionò sul letto, e dopo essersi capovolto mi rimise il cazzo in bocca.
    «Tu succhia, e quando provi molto piacere succhia più forte!»
    Detto questo si mise a leccarmi la mia passerina. Un piacere assolutamente sconosciuto mi pervase per tutto il corpo. Avevo uno strano languore, e per questo presi a succhiarlo così forte che poco dopo venne di nuovo. Nei sei mesi successivi mi specializzai a fare pompini. Ero diventata così brava che mi bastava tenerlo solo con le labbra e succhiarlo per farlo venire. Mattino, giorno, sera, notte, ogni momento e posto era buono per una succhiata. Poco dopo il mio dodicesimo compleanno un pomeriggio mentre eravamo soli e ci stavamo divertendo da matti lui mi arrivò a leccare il buchetto del culo, ebbi un fremito strano scosse tutto il ...
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