1. Due schiave in una sola giornata


    Data: 23/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: PadroneAlex, Fonte: RaccontiMilu

    La osservavo da qualche tempo, una donna sui 35 ‘ 40 anni, curata nel vestire, un pò formosa, non grassa, carina ma un po’ sottotono, come se le mancasse qualcosa. Uno sguardo alla ricerca di attenzioni. Aveva un anello al dito anulare sinistro.
    
    La vedevo alla fermata dell’autobus che si trova vicino al parcheggio sotterraneo dove di solito lascio la macchina.
    
    Lei mi guardava con interesse ed i suoi occhi parlavano e volevano essere ascoltati.
    
    Un giorno vedo una mezza folla alla fermata dell’autobus, che evidentemente era in grave ritardo, e decido di andare a prendere la macchina ed offrirle un passaggio.
    
    Mi fermo davanti a lei, tiro giù il finestrino e le chiedo semplicemente ‘Un passaggio?’
    
    Lei mi guarda, abbozza un sorriso, diventa rossa fuoco e mormora un ‘Sì, grazie’ con una voce quasi inudibile.
    
    Sale e la guardo, anzi la squadro dalla testa ai piedi.
    
    ‘Ciao, mi sa che oggi l’autobus non passa proprio e posso offrirti un passaggio, in cambio della tua conoscenza’.
    
    Non sa che dire, ma accetta e scambiamo quattro chiacchiere.
    
    Guido con calma, la sua destinazione non è distante.
    
    Le chiacchiere continuano ed arrivo a destinazione.
    
    ‘Siamo arrivati, è presto, ti va un aperitivo?’
    
    Guarda nervosamente l’orologio. ‘Non saprei non ci conosciamo’, ma i suoi occhi la tradiscono ed il rossore sulle guance anche. Non accenna a scendere.
    
    ‘Dai andiamo a prenderci questo aperitivo, vedo un bar laggiù o preferisci un posto più lontano’.
    
    ‘E’ meglio ...
    ... un altro posto’.
    
    ‘Giusto. Vedo che sei sposata, la riservatezza prima di tutto’.
    
    Andiamo in un locale che conosco, ci accomodiamo e ordiniamo gli aperitivi.
    
    ‘Allora dimmi di te, sei alla ricerca di qualcosa, anzi di qualcuno che ti sappia apprezzare’.
    
    Un colpo allo stomaco avrebbe fatto meno effetto.
    
    Gli occhi si spalancano e la bocca si apre, ma non esce una parola.
    
    ‘Se sei venuta a prendere l’aperitivo la risposta è affermativa.’
    
    ‘Beh certo’. Abbassa lo sguardo, si liscia la gonna e prende in mano il drink, che era poco alcolico.
    
    Ne beve una lunga sorsata e mi guarda dritto negli occhi:’Sì ho voglia di trasgredire e di trovare la persona giusta che sappia capirmi’.
    
    ‘Trasgredire dici. Non potevi usare una parola più azzeccata’.
    
    ‘Sappi che non cerco una donna per fare sesso, ma cerco una donna che voglia donarsi completamente a me e di cui possa fare ciò che voglio. Ti interessa?’
    
    ‘Cosa vuol dire che puoi farmi ciò che vuoi?’
    
    ‘Vedo che non parli in maniera impersonale ma parli come se fossi il tuo Master. Perché di questo si tratta, io sono un Master. Sai cosa significa?’.
    
    ‘Veramente no’, ma i suoi occhi parlavano per lei ed il suo corpo si muoveva irrequieto.
    
    ‘Un Master è una persona dominante che, nel mio caso, dispone della schiava come meglio crede con predilezione per la sua sottomissione sessuale’.
    
    Mi guarda attenta.
    
    ‘Significa che sarai la mia slave e che ti utilizzerò ed userò a mio piacimento. Ti interessa?’
    
    ‘Non so ...
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