1. IO, GIGOLO’ A SETTANT’ANNI.


    Data: 22/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    La periferia di Milano, dove è già campagna ma ad un tiro di schioppo dalle grandi vie di comunicazione, su una stradetta un tempo asfaltata che si stacca quasi invisibie da una strada anch’essa stretta e di poca importanza. Poco distante un vecchio muro di cinta sbrecciato e coperto di rampicanti, circondato da vicino da una delle tante rogge fangose. Oltre il muro non si vede altro che un’altra muraglia, d’alberi questa e che potrebbe celare il nulla oppure una vecchia cascina in disuso od uno dei tanti capannoni abbandonati anni prima dagli sfasciacarrozze o dai raccoglitori di cassette da frutta e sfasciumi vari, anch’essi da tempo allontanati per ragioni igieniche. Nella sala d’angolo al primo piano un uomo legge il giornale. Ancora un bell’uomo che dimostra molto meno dei suoi settant’anni e passa ma non sembra certo un giovanotto. Indossa un completo grigio, sobriamente elegante, visibilmente lavoro di un buon sarto. Robusto senza essere grasso tiene ordinata la folta capigliatura bianca e cortissimo il pizzetto ed i baffi sottili. La signora che aspettavate sta arrivando, dottore. E’ Lisetta, da anni sua cameriera, affiancata da qualche tempo dalla nipote. L’uomo respira a fondo, è sempre nervoso nell’affrontare una nuova cliente. Si deve trattenere dal ripetere alla anziana cameriera le solite istruzioni che quella già conosce a menadito. Al momento opportuno osserva attento l’immagine di un volto su uno schermo in bianco e nero. Lo spegne soddisfatto e siede in ...
    ... attesa.
    
    Mi guardo attorno, è tutto in perfetto ordine per colpire la fantasia senza intimorire, od intimorire soltanto un poco, cioè quel che serve. Quello che doveva essere un passatempo di una serata tediosa con alcuni amici di un tempo che ormai non si riconoscevano quasi più, mi pemette di guadagnare abbastanza di che mantenere quasi il vecchio tenore di vita… oltre al resto.
    
    ‘So che hai sognato almeno una volta di un uomo, il tuo padrone e te, in ginocchio ai suoi piedi, trepidante, ansiosa…impossibile ovviamente. La tua educazione, il tuo ‘status’, la famiglia…invece è possibile…qualche ora soltanto…un gioco forse o poco più…’
    
    Le risposte erano giunte più numerose di quanto, anche oggi, dopo quattro anni, mi sembri possibile. Non avevo nascosto la mia età: quasi settanta anni avevo detto, non ci mancava molto allora, quatto anni fa appunto. Le prime risposte…ma eccola, cesso le divagazioni estemporanee, la osservo attento.
    
    Elegante, ben vestita, un personale ancora notevole, certo ricca od almeno benestante, molto benestante, altrimenti non potrebbe essere qui. Tendo la mano, celo dietro la finta noncuranza la contentezza di chiudere la settimana con una nuova ‘buona cliente’, una cioè che pagherà il massimo della tariffa e magari anche spesso. I soldi mi fanno comodo. Maschero anche una certa noia, è solo lavoro, eccitante qualche volta, noioso fin troppo spesso. Si accomodi signora e le indico una poltrona davanti a me, scelta perchè molto comoda, di proposito ...
«1234...51»