1. Meravigliosi, Tediosi, Risvegli


    Data: 20/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    L’oscurità è una coltre profonda e calda nel quale sprofondare in compagnia del tepore della tua pelle nuda, tale è la condizione in cui mi hai abbandonato al sopraggiungere del sonno.
    
    Ci siamo presi a modo nostro, senza regole o intenzioni dichiarate in un trascendere di violenza e dolcezza senza una continuità, come due pesci che sfruttano la corrente e assestano qualche colpo di pinna per correggere la direzione.
    
    I capezzoli delle tue tette sudaticcie contro la mia schiena, il calore della tua fica bagnata contro il mio culo, la tua mano contro il mio fianco a cingermi mentre ne incroci le gambe.
    
    Ci godiamo la calma, dopo la tempesta tra le onde scomposte delle coltri del letto, così ho chiuso gli occhi stanco e fiducioso alla notte.
    
    Il mio risveglio è dolce, insinuante e nel contempo vi è qualcosa di incompleto in esso, il mio orecchio lambito da calda umidità, che la coscienza riemersa dal torpore identifica con la tua lingua, un attimo ancora prima di rendermi conto che ho le braccia immobilizzate al pari delle gambe.
    
    Piccola carognetta… hai avuto mano leggera, impadronendoti dei miei polsi e delle mie caviglie senza ridestarmi.
    
    Vorrei poter tornare a dormire, ma anche il mio cazzo cinto dalla tua mano, la pensa diversamente, non posso ignorarti, non vuoi che ti ignori, non ti sei data tanto da fare per nulla.
    
    Sono ancora deliziato, ma non rassicurato dalle tue tette schiacciate contro la schiena, dal turgore dei tuoi capezzoli impuntati su di ...
    ... essa, non avverto la tua fica, che immagino ancora oscenamente umida di desiderio contro il mio culo… il mio culo si.
    
    Il mio culo dove la tua mano rimasta solca oziosamente con un dito la carne divisa dalle natiche, ti muovi spostando il peso sul materasso variando posizione, senza dire una parola, non ti posso vedere ma riesco ad immaginare il tuo sorriso nell’oscurità, la gioia ferina di predatrice che avrai negli occhi.
    
    “ Da bravo collabora, fai felice mammina” la tua voce beffarda e maliziosa, se potessi girarmi liberamente ti affronterei, cercherei il tuo sguardo da sostenere, ma hai saputo prevenirmi, controllerai questa fase del gioco, il nostro gioco, sino in fondo.
    
    Le tette si staccano dalla mia schiena restituendomi una strana frescura appena sotto le scapole, presto sostituita dal contatto alieno più fresco di qualcosa che dalla nuca fai scivolare con lentezza esasperante lungo tutta la colonna vertebrale sino all’incavo del culo e poi risalire, in uno stillicidio di sensazioni.
    
    Ti odio e ti amo quando mi esasperi così, quando mi porti alla disperazione del desiderio di un contatto, di un qualsiasi contatto con te, di una tua iniziativa che risolva l’empasse di questo tedio, di questa voglia crudele e crescente che mi divora.
    
    Le mano che cingeva l’asta del cazzo si spinge più sotto insinuandosi tra le cosce a stringere con delicata fermezza il sacco scrotale, poi solo con il medio sollecita i bordi del buco.
    
    L’oggetto che percorre la mia schiena, si ...
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