1. Un colloquio degenerato


    Data: 16/08/2018, Categorie: Voyeur Autore: esme84, Fonte: EroticiRacconti

    E' una fredda giornata primaverile. Uno dei miei dipendenti più anziani è andato da poco in pensione. Sono rimasta fino a tarda ora in ufficio per i colloqui di selezione che preferisco svolgere personalmente senza affidare la selezione a società esterne.
    
    E' difficile trovare la persona giusta per un determinato lavoro perchè oltre al curriculum e alle referenze devono saper sopportare carichi di lavoro anche pesanti se vogliono lavorare nella mia filiale. Le prime persone che si sono presentate avevano un bell' aspetto ma facevano fatica a sostenere una normale conversazione di lavoro. Altre invece avevano un curriculum professionale ma non volevano lavorare fino a tarda sera.
    
    Stanca di fare colloqui inconcludenti, mi alzo dalla scrivania e vado a prendere il mio cappottino perchè voglio andare a casa, quando sento bussare alla porta.
    
    Sbuffo e vado a risedermi dietro la mia scrivania. "Avanti, può entrare" dico ad alta voce. Dopo qualche secondo di attesa, si apre la porta ed entra un uomo. Potrà avere all'incirca una trentina di anni, è di media statura, con pochi capelli e porta gli occhiali. Non ha un bell'aspetto però se si dimostra competente il lavoro è suo.
    
    Dopo avermi fatto i complimenti, inizia a raccontarmi della sua carriera lavorativa.
    
    Mentre parla, abbassa continuamente gli occhi sotto la mia scrivania. Quel giorno indossavo un maglioncino, una gonna a tubino e sandali con zeppa. Teneva lo sguardo fisso sulle mie gambe. Forse, era timido, pensai. ...
    ... Quando accavallai una gamba sopra l'altra, si aprì lo spacco laterale della gonna e rimasi con la coscia scoperta.
    
    La mia coscia nuda accavallata, fece gemere l'uomo. Gli feci una serie infinita di domande sulla statistica e alla fine chiesi la risoluzione di un complicato algoritmo.
    
    Sorprendentemente, mi diede in pochi minuti tutte le risposte esatte. Ma mancava un ultima prova, quella decisiva che non doveva fallire se voleva il posto. Gli dico di uscire un momento dal mio ufficio. Poi, chiamo mio marito Gianfranco e gli racconto l'andamento del colloquio e lo sguardo insistente dell' uomo sulle mie cosce che mi lasciava perplessa. Insieme a Gianfranco escogitiamo un' ultima prova che l' uomo deve affrontare. Vado ad aprire la porta e invito l'uomo ad entrare nel mio ufficio.
    
    Quando lui si siede sulla sedia, io faccio il giro della scrivania e vado a sedermi sul bordo del tavolo proprio di fronte a lui. "Incomincia a fare caldo in questo ufficio. Che ne dici se mi allegerisco di qualche vestito ?" gli domando con un sorriso. Lui non
    
    risponde. Allora, afferro con entrambe le mani i bordi del mio maglioncino e lo alzo sopra la mia testa. Tolto il maglioncino, sono rimasta solo con il reggiseno. Lui rimane immobile. Mi strofino i seni con entrambe le mie mani e lo guardo negli occhi. Lui fissa il suo sguardo sulla mia scollatura ma rimane fermo, non si muove. Infine infilo la mia mano dentro la gonna ed inizio ad accarezzare le mie parti intime. Mi sto massaggiando ...
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