1. A parti invertite


    Data: 19/10/2017, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: xHamster

    ... non fa per te" gli dissi.
    
    "No, voglio provare" mi rispose.
    
    Così mi distesi a pancia in su e gli ordinai di sedersi sopra di me a smorzacandela, in modo che potesse controllare se, quando e quanto il mio cazzo sarebbe entrato dentro di lui.
    
    "Bene" gli dissi, "adesso hai il mio cazzo puntato al culo, sarai tu a decidere quando farlo entrare, cerca di rilassarti, chiudi gli occhi e lasciatici scivolare sopra".
    
    Rimase li un bel po' ma niente, non aveva il coraggio di lasciarsi andare.
    
    "Rilassati come se dovessi andare al bagno e lasciati cadere" gli dissi.
    
    Ci provò e appena riconobbi il movimento dei suoi muscoli che si rilassavano lo afferrai per i fianchi, lo tirai giù e lo impalai sul mio cazzo duro.
    
    La sua faccia assunse un'espressione di dolore, la sua bocca si aprì ma non riusciva nemmeno a urlare (io conoscevo molto bene quella sensazione) subito lui cercò di sfilarsi e io di trattenerlo giù ma mi scappò scendendo da sopra di me e lasciandosi cadere su un fianco in posizione fetale.
    
    "Cazzo che male! Ma come fai a dire che ti piace? è un dolore pazzesco".
    
    Risi e gli dissi che non è proprio tagliato per fare la troia.
    
    "Te l'ho promesso, devo riuscirci" mi disse.
    
    Così lo feci mettere a pancia in giù, gli misi un cuscino sotto il bacino affinché il suo culo stesse proteso verso l'alto, gli feci allargare le gambe e mettendomi dietro di lui iniziai a lubrificarlo nuovamente e ad allargarlo gradualmente con le dita.
    
    Quando mi sembrò pronto ...
    ... afferrai il mio cazzo, mi misi sopra di lui e iniziai a penetrarlo con decisione, si lamentava ma gli dissi che avrebbe dovuto portare pazienza, quando fui tutto dentro mi appoggiai con il corpo totalmente sopra di lui e iniziai a muovermi. Subiva e sopportava ma era chiaro che non gli piaceva, e anche per me il suo odore di maschio, la sua voce, la sua pelle, i suoi capelli corti, facevano si che non mi eccitasse sto granché anzi, per tenere il cazzo in tiro dovevo concentrarmi e immaginare di essere io al posto suo, non era bello come con le donne, ma li non era questione di godere, era una questione di principio, una sorta di piccola vendetta di coppia, così continuai deciso ad arrivare fino in fondo.
    
    Ad ogni mio colpo si lamentava e mi chiedeva: "ma come fa a piacerti?"
    
    Rispondevo chiedendogli se avesse preferito che smettessi nella speranza, lo confesso, che mi dicesse di si per continuare lo stesso ma invece diceva: "no, andiamo avanti ma fa malissimo ed è umiliante e degradante".
    
    "Prenderlo nel culo è un'arte, bello mio!" gli dissi in tono sarcastico.
    
    "Probabilmente si e io sono negato mentre tu sei un maestro" mi rispose.
    
    "Dai che ho quasi finito" gli dissi.
    
    "Non vorrai sborrarmi dentro?"
    
    Eccolo! Finalmente c'era qualcosa che non voleva e io potevo consumare la mia "vendetta" per tutte le volte che gli avevo chiesto di non fare qualcosa, o di farlo con più delicatezza, e lui preso dalla foga di scoparmi non mi aveva dato retta. Non che in quelle ...