1. Donami la tua unicità


    Data: 13/08/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    E’ da parecchio tempo che m’arrabbio, sono stufo, ne ho abbastanza dei capricci del tempo atmosferico, delle bislacche stranezze del clima, delle mattoidi situazioni del contesto termico, in effetti per mano, per la totale imperizia e per l’esclusivo misfatto dell’uomo, giacché adesso il pianeta si rivolta ribellandosi e facendocela sonoramente pagare. Il mondo si è rotto le scatole, è insofferente, irrequieto, scontento e pure a ragion veduta indisciplinato, rivoltoso e sovvertitore. Ha ragione d’esserlo, ahimè, giacché ci sta portando il conto finale e noi insistiamo, non lo ascoltiamo, ce ne infischiamo. Dico questo, perché è una stupenda giornata di inizio novembre, la temperatura è molto alta, pure fastidiosa, per risiedere qua a queste latitudini in un paese della provincia di Como, perché sono seriamente preoccupato per il fatto che quest’oggi indosso una camicia a maniche corte come quella che mettevo in piena estate.
    
    Osservando l’atmosfera con il naso all’insù, noto che ben presto quella volta celeste si riempie di varie nuvole, ispessendosi fino alla linea dell’occidente. E’ piuttosto molto strano, perché sono appena le dieci di mattina, in quanto mi trovo in giro per il paese giacché sto pilotando la piccola utilitaria di mia mamma, una
    
    Citroën
    
    2 CV di color pesca, che va benissimo, in quanto è ancora una meraviglia di macchina, perché la mia automobile è presentemente dentro la rimessa giustamente ostacolata, con l’accesso sbarrato di netto da uno dei ...
    ... tanti ignoranti e deficienti, che ti posteggiano sistematicamente di fronte all’entrata del box per gli usuali e ripetitivi pochi minuti di sosta, sebbene vi sia ben esposto in vista il cartello di divieto. Appena di deconcentri, il primo ottuso e screanzato arrogante di turno, infila là il proprio veicolo e lo parcheggia, sebbene sia collocato in modo ben visibile l’avviso di lasciare libero il passaggio. Comunque sia, il carro attrezzi è stato già avvertito e i vigili urbani ugualmente informati dell’accaduto, sicché ne vedremo e sentiremo delle belle, affari loro, la prossima volta impareranno la lezione.
    
    Il creato potrebbe essere effettivamente il più conveniente, ospitale e meraviglioso luogo dove risiedere, pressappoco un empireo, se non fosse per i designati presunti individui ingentiliti, contemporanei, forse, perché di recente, evoluto e moderno possiedono in concretezza solamente il loro fottuto fondoschiena, pigliato peraltro a pedate numerose di quelle volte, che ormai avvertono soltanto godimento e piacere. Mentre medito tramando a lungo dentro i miei bizzarri e sofisticati pensieri, avvisto una graziosa ragazza là più avanti tutta sola. E’ veramente allettante, graziosa e piacente. Leggevo giorni addietro su d’una rivista d’attualità, che oggigiorno sono di nuovo alla ribalta le donne deperite ed esili, filiformi e svigorite, denominate ai più “anoressiche”, quelle che fanno le raggianti e le incantevoli, solamente perché scopiazzano emulando il modello, ...
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