1. LA LETTERA D'AMORE


    Data: 09/08/2018, Categorie: Anale Maturo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... proprio io ... a rammentargli come era finita col vecchio laido.
    
    - Il vecchio però, una volta soli, non si perse d'animo … devo dire che avvertii momenti di disgusto... il ricordo del suo fisico rugoso... il suo colorito pallido e, poi, quegli squallidi calzini corti, dal colore incerto.
    
    Quando fummo da soli, si prese i suoi tempi e fece i suoi “comodi” sul mio corpo seminudo.
    
    Si calmò dalla furia inutile che aveva cercato di applicare alla copula.
    
    - Credi che tuo marito tornerà subito? - mi chiese.
    
    Ed io dissi di no ... avrebbe di certo aspettato di essere chiamato.
    
    Aggiunsi per aiutarlo ad eccitarsi:
    
    - A lui piace sapere che mi stanno scopando nella camera a fianco ... e sa che io lo chiamo solo dopo che sono stata sborrata.
    
    Questo modo di parlare lo rese elettrico, si ringalluzzì nuovamente.
    
    Intanto, con le mani, mi carezzava pieno di desiderio, toccandomi, palpandomi come farebbe un cieco deciso ad imprimersi bene nella mente quelle forme femminili, che sono espose al suo desiderio, celato da tenebre, che nessuno potrà squarciare.
    
    Mi accarezzava le cosce, passando dalle calze alla carne delicata.
    
    Il mio top di seta nera, era raccolto in una striscia sottile, sotto le ascelle, e sopra i seni, mentre il reggipetto a mezza coppa era maltrattato, ma continuava la sua funzione, tenendomi i seni spinti in avanti come una soubrette e i capezzoli carnosi tutti di fuori, agguantabili come maniglie.
    
    Mi tolse le mutande definitivamente, ...
    ... avvicinando la testa calva e la bocca sottile alla figa.
    
    La lingua molle si gustò la mia intimità bagnata: quasi sembrava volersi annegare nei miei umori
    
    Ma la cosa più inattesa fu che il cazzo si inturgidì, come mai prima.
    
    Sembrava quasi del tutto normale, giovanile ... ed era una bella nerchia ... non c'è che dire.
    
    A ricordarmi la sua età c'era però la sacca dei coglioni, enorme rispetto al resto, che pendeva gonfia, oscena sotto il pene, come una piccola zampogna.
    
    Pregai che non avesse cercato di mettermela tra le labbra.
    
    Invece l'uomo dopo poco ritornò alle mie spalle.
    
    E quasi implorando disse:
    
    - Cara, ho preso una pillola ... dovrebbe tenermi abbastanza duro per un poco ... ti prego, fammi entrare un pochino nel tuo meraviglioso culo. Non sai quanto l'ho desiderato. Sei stupenda. -
    
    Non sapevo cosa dire... non era negli accordi che aveva preso con mio marito.
    
    Almeno credo.
    
    Non mi andava di chiamarlo, tanto, ne ero certa, lui non sarebbe stato contrario... maiale com’era.
    
    Concedendo con riserva il mio deretano, parlai con freddezza:
    
    - Va bene, provate ... cioè, prova! Però se mi fa male, lo togli subito ... non ero preparata a questo ...-
    
    - Ma certamente... si. Non preoccuparti, sarò delicato. -
    
    L'anziano sembrò quasi volersi giustificare:
    
    - Non credere che è stato sempre così ... fino a qualche anno fa era duro come il marmo. Ma un culo meraviglioso come il tuo non l'avevo mai visto. Vedrai ... non ti faccio male. Ti ci infilo solo la ...
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