1. Il mio primo ragazzo.


    Data: 02/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: MaskioFrosinone80, Fonte: Annunci69

    ...la memoria a volte fa brutti scherzi e seppellisce, per fare spazio al presente, anche ricordi piacevolissimi come quello che sto per raccontarvi.Come non ho pensato a scrivere il racconto della mia prima volta, davvero magica, ancora non lo capisco...però sono contento che sia venuta fuori adesso e ve ne racconterò i dettagli...
    
    Avevo 19 anni, vivevo ancora nel mio paese nel cuore del Lazio, appena uscito dal Liceo e in pieno entusiasmo per la nuova vita che mi aspettava nella Capitale dove ero appena approdato per l'Università e dalla quale mi aspettavo finalmente la svolta sul fronte della libertà sessuale ed affettiva. Erano già uno due anni che avevo capito con certezza di essere gay, ma di modi per viverla non ce ne erano. Non esisteva internet o almeno non era ancora fruibile a tutti, non esistevano i cellulari tranne che per pochissimi eletti nel mondo professionale di alto livello, dunque vivevo la mia "diversità" tutta dentro, una sorta di vita interiore parallela e segreta. Le prime esperienze romane non erano ancora andate a buon fine, tentativi di uscire la notte andati a vuoto, tentativi di passare davanti a qualche noto locale romano idem, qualche incontro casuale sui mezzi ma che si limitava a sguardi o "strofinamenti"... insomma ero ancora ben lontano dal concretizzare qualcosa. Ma ero un bel ragazzetto, moro, magro, elegante, dolce...dovevo solo avere pazienza, mi ripetevo.
    
    Se non che il destino decise che non sarebbe stata la tanto agognata Roma ...
    ... a farmi vivere la prima esperienza omosessuale ed omoaffettiva, bensì proprio la provincia, il mio paesino...e tutto si svolse in maniera davvero strana, quasi magica per noi protagonisti almeno.
    
    Credo fosse primavera, ricordo il tepore di quelle giornate che rendeva tutto piacevole...fui contattato da un'amica con la passione spasmodica per la fotografia in tutte le sue sfaccettature, mi disse di voler organizzare un finto matrimonio nel parco della cattedrale del mio paese, dove lei sarebbe stata la sposa, un suo amico il marito, due nostre amiche comuni le damigelle, alcuni gli invitati ed io avrei dovuto fare il testimone dello sposo, che non conoscevo. Accettai. Era domenica mattina, ci preparammo ognuno per se, eleganti come si conviene ad un vero matrimonio, ci demmo appuntamento sull'acropoli, con le macchine lavate e con tanto di coccarde sulle antenne delle stesse. Insomma, una cosa in grande, tanto che le persone che affollavano il parco quella mattina ci applaudirono come fosse un vero matrimonio, ignare della pazzia che stavamo inscenando.
    
    Mi presentarono lo "sposo", un bel ragazzo biondo, alto circa 1,80 come me, corporatura tra il normale e il robusto, maschile come tipo...e il matrimonio andò in scena. La sera stessa ci ritrovammo, in abiti civili, in un pub per "festeggiare" l'impresa tra le risate e i racconti di quanto successo. Quella sera si stabilì un buon feeling tra me e lo "sposo" tanto che il giorno dopo decidemmo di rivederci con una scusa e ...
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