1. Giacomino - capitolo 3, sorpresa!


    Data: 01/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Caster83, Fonte: Annunci69

    Tornato a casa passai il pomeriggio in uno stato di perenne eccitazione, continuavo a pensare a ciò che era successo in mattinata in sagrestia e la sera prima dal dottore, morivo dalla voglia di masturbarmi ma mi trattenni, sapevo che a breve sarei stato soddisfatto.
    
    Mi feci una doccia e mi preparai già nel pomeriggio, impaziente, quando sulla scrivania non vidi le chiavi dello scooter.
    
    -Vito hai preso tu le chiavi? Devo scendere in paese! Chiesi a mio fratello chiamandolo dalla mia camera.
    
    -Si, le ho io! Mi rispose dalla sua stanza.
    
    Entrai per prenderle e lui era in piedi di spalle che si asciugava i capelli con il cappuccio dell'accappatoio.
    
    -Però mi serve lo scooter, Mi vedo con degli amici in centro, poi ho l'allenamento di calcio e mamma e papà non possono accompagnarmi.
    
    Disse questo voltandosi verso di me e rivelando il suo corpo nudo, esposto dall'accappatoio aperto.
    
    Non potei fare a meno di fissarlo, percorrendo il torso definito, ricoperto da una diffusa peluria nera che dai pettorali si allargava e scendeva in una striscia scura lungo gli addominali, girando a spirale intorno all'ombelico e di nuovo giù fino a riaprirsi sull'inguine in un folto ciuffo messo ancora più in evidenza dalla linea a V degli addominali obliqui e che coronava un pene di dimensioni notevoli nonostante fosse a riposo: un lungo fusto percorso da vene e la cappella coperta dal prepuzio; dietro di esso due grossi testicoli dondolavano mentre parlava.
    
    Non avevo mai ...
    ... guardato mio fratello come se fosse un uomo, anni di calcio lo avevano scolpito e a diciotto anni si presentava come un giovane uomo.
    
    Si tolse l'accappatoio e si voltò per prendere le mutande dal cassetto, si piegò per infilarle e indugiai ancora con lo sguardo sul suo corpo: le cosce tornite, velate di peluria, i glutei perfetti, sodi e alti, la muscolatura della schiena, le spalle larghe e i muscoli delle braccia. L'immagine durò un istante e mi affrettai a scacciare questi pensieri prima di venir tradito dal mio pacco, che sentivo gonfiarsi nel pantalone della tuta, lui non si accorse di niente e continuò a parlare:
    
    -Che devi fare in paese?
    
    -Ho scordato un libro che sto leggendo dal dottore ieri.
    
    Farfugliai in fretta, dicendo la prima storia che mi venisse in mente.
    
    -Se non ti scoccia scendere prima andiamo insieme, ti fai un giro poi ti passo a prendere alle otto, quando finisco a calcio.
    
    -Va bene, andrò in libreria e passerò il tempo.
    
    Viaggiammo in due sullo scooter, durante il tragitto gli cingevo l'addome con le braccia sforzandomi di non pensare ai muscoli duri che sentivo attraverso la sua maglietta.
    
    Mi lasciò in centro e feci passare il pomeriggio, arrivate le sette, l'orario di chiusura, andai da Giorgio. Entrai dal retro nello studio medico, lo trovai che leggeva sul divano della sala d'attesa.
    
    -Sapevo saresti venuto, da come ti è piaciuto ieri si capiva che ne avresti voluto ancora. Su, spogliati, voglio godermi la vista di quel culetto rosa, ...
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