1. Gli inizi con il BDSM


    Data: 18/10/2017, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: Padrone_Andrea, Fonte: RaccontiMilu

    ... non scrivergli immediatamente. Dopo pochi minuti fu però lui a prendere l’iniziativa e una notifica mi segnalò un suo messaggio:
    
    “Ciao come stai?”
    
    “Tutto bene grazie, tu?”
    
    Dopo i soliti convenevoli di rito se ne uscì con un “Peccato che non ci sia Francesco collegato, avrei proprio voglia di sborrare”.
    
    Se lui aveva voglia di sborrare io ero già pronto a farlo in quel momento, per cui confermai che dispiaceva anche a me. Lui prese la palla al balzo e mi chiese di segarci assieme in cam. Io non mi definisco un bisex, i ragazzi non mi sono mai interessati e una sega in cam men che meno, però con lui c’era qualcosa di diverso, mi interessava, mi piaceva il suo cazzo e avevo voglia di vederlo.
    
    Accettai quindi l’invito e accendemmo le nostre cam. Appena si aprì l’immagine vidi lui in piedi e nudo. Il suo fisico asciutto e privo di peli svettava, aveva il cazzo in mano già discretamente duro e il complesso mi faceva eccitare.
    
    Io invece ero seduto, con il cazzo in mano, nudo e con la cappella già leggermente umida.
    
    Come suo solito Marco prese l’iniziativa e incominciò a scrivermi che gli piacevano molto i miei coglioni grossi. Andammo avanti qualche minuto a scriverci raccontandoci le nostre esperienze e gusti. Scoprii che pure lui non si definiva bisex, non aveva mai avuto incontri reali con altri ragazzi, ma diverse volte si era segato in cam con qualche maschio. Aveva diversi maschi nel suo elenco Skype e li divideva in due gruppi in base a quello che voleva ...
    ... fare al momento. Da una parte vi erano quelli buoni solo per una sega veloce, anzi lui disse “Per svuotarmi i coglioni”, mentre dall’altra parte quelli con cui voleva divertirsi. Manco a dirlo io facevo parte del gruppo divertimento, non ero una sega veloce.
    
    Dopo un po’ di chiacchiere se ne uscì con una frase diretta: “Peccato non avere una troietta con cui giocare adesso”,
    
    “Già”, risposi io, “ma puoi sempre fare tu la mia di troia”
    
    “Semmai tu la mia ribatt&egrave immediatamente”, in quel momento nella mia testa passarono mille pensieri, il mio cazzo divenne di marmo e la risposta immediata e spontanea fu “Perch&egrave no?”.
    
    “Lo sapevo che eri una troietta pure te”, ribatt&egrave Marco, “Ma se vuoi giocare a modo mio dovrai sottostare totalmente alle mie regole e ti prometto che godrai come una fontana”.
    
    Le regole del gioco erano decisamente semplici:
    
    – Lui era il Padrone e così andava chiamato;
    
    – Al Padrone si da sempre del Lei, ogni sbaglio sarebbe stato punito;
    
    – Non avevo la possibilità di dire di no, altrimenti il gioco sarebbe finito.
    
    La mia risposta fu un semplice “Accetto Padrone”, e, come notato la volta precedente, in quel momento il cazzo del Padrone divenne di marmo e il suo sguardo cambiò assieme al suo tono.
    
    “Bene cagna diamo inizio al gioco”… “Troia cosa ci fai con il cazzo duro? Sei qui per far godere me cagna, non per il tuo piacere, vedi di fartelo calare subito”. Una parola, come posso far calare la mia erezione mentre lo vedo ...
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