1. la Pizza


    Data: 30/07/2018, Categorie: Autoerotismo Autore: MonacaDiMonza, Fonte: RaccontiMilu

    Era sa tanto tempo che desideravo qualche giorno di svago, così approfittando dei figli in gita scolastica, decisi di seguire mio marito in uno dei suoi viaggi di lavoro a Milano, avrei potuto girare per la città e fare un po’ di shopping rilassante mentre lui lavorava e poi la sera saremmo potuti stare insieme. Mi chiamo Alessia, sono una donna vicina ai cinquanta, senza fronzoli per la testa, un matrimonio tranquillo e felice, una bella casa e due giovani figli adolescenti, faccio la casalinga ma mi considero nonostante tutto una donna felice e realizzata. Arriviamo in hotel al mattino, un albergo bellissimo in pieno centro a milano, a pochi passi dalle gallerie e dalla famosa piazza del Duomo. Mio marito mi saluta e dandomi appuntamento alla sera, mi da un bacio e parte per l’ufficio. Che bello mi dico, tutta sola in una città bellissima, la capitale della moda, una bella doccia calda, qualcosa da mangiare e poi via a passeggiare per le vetrine. Non avevo voglia di uscire per pranzo, volevo dedicare un po’ di tempo per me e ispezionando il bagno della camera avevo notato un bellissimo idromassaggio che non avevo alcuna voglia di perdermi! Decido così di chiamare la reception, facendomi dare il numero di quelle pizzerie che consegnano a domicilio nella zona, una telefonata veloce e in un attimo margherita e birra erano ordinate per mezzogiorno, adesso potevo godermi il bagno, in un istante i vestiti volavano via uno dopo l’altro, non so perchè rimanere nuda in una stanza ...
    ... d’albergo da sempre mi dava dei brividi di eccitazione, forse perchè era un luogo sconosciuto, o forse per le avventure viste o lette in centinaia di libri e film, questa volta non fece eccezione ero super eccitata a camminare completamente nuda sulla moquette rosso porpora sentirne la morbidezza sotto i piedi scalzi, mi guardai allo specchio per qualche lungo minuto, il mio corpo di cinquantenne non era poi così male nonostante qualche chilo di troppo, passai una mano leggera sul collo, poi sul seno, per scendere sul ventre e sulla morbida peluria scura solcata da qualche bianco segno del tempo che passa. Non mi stupì poi tanto a sentirmi bagnata, quella situazione era inutile nasconderlo aveva risvegliato piacevoli sensazioni da troppo tempo sopite. Non mi trovavo completamente da sola in una stanza d’albergo, dai tempi delle ferie con le amiche non ancora diciottenni, nemmeno mi accorsi che la mano aveva cominciato ad accarezzarmi, riempiendo di brividi ogni angolo della pelle, avevo voglia di toccarmi non lo facevo da nemmeno ricordavo quanto tempo, entrai in bagno infilandomi nella vasca che avevo già riempito e che mi attendeva piena di schiuma, il tempo di sedermi e le gambe erano aperte ed appoggiate sui bordi esterni, accesi il vibromassaggio, ero persa in mille pensieri, mille emozioni, la mano mi dava piacere, prima castamente accarezzandomi poi sempre più vogliosa sparendo con due dita dentro di me, dentro la fica calda e troppo troppo trascurata, godevo ed i gemiti ...
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