La ragazza di mio figlio 23 - Racconti Erotici

La ragazza di mio figlio 23

Avevo intuito bene da quelle occhiate perché quando uscii dalla camera mantre mia figlia ancora dentro si lavava e vestiva,questa bella cavallona "vuoi un caffè" disse "si il caffè non si rinuncia mai" risposi seguendola in cucina e li mentre mi versava il caffè appena fatto la vidi prendermi la mano e darmi un bigliettino senza farsi notare se fosse arrivata mia figlia "puoi chiamarmi quando vuoi,non pensare di me che tradisco un'amicizia,voglio bene a lei ma un uomo come te fa venire certe voglie" più chiara di cosi "grazie capisco bene certe situazioni,magari te spero non pensi che ho costretto mia figlia a far sesso con me non lo so ma è accaduto senza renderci conto" feci io "no tranquillo ho visto lei com'è innamorata di te,di come parla di suo padre,ho capito che tu stai ben attrezzato a sesso" rispose e sentì aprirsi la porta della camera "guarda aspetto" ed arrivata mia figlia "com'è andata! Quando ti serve non farti scrupoli a letto senza rompi per casa è un'altra cosa" disse a mia figlia "si grazie è stato bellissimo qui invece a casa il pensiero che mamma ci scopra non riesco a lasciarmi andare come voglio" rispose,poi un saluto e di ritorno a casa,guardando l'ora non era passata più di una mezz'ora "papà è stato bellissimo,ero tranquilla e ti ho sentito dentro cosi bene e poi quando mi hai schizzata nella vagina sono pure rivenuta,ci torniamo si papi" disse "si perché no" al rientro eravamo stati cosi precisi che mia moglie non ebbe niente da ridire. Alcuni ...

... giorni dopo feci presente a mio figlio di quel cartello per l'appartamento in vendita,dovendo sposarsi decidemmo io e lui di andarlo a vedere prima di sentire loro,le donne,l'agenzia ci diedero appuntamento alle prime ore pomeridiane,io presi un permesso per tutto il pomeriggio mio figlio di alcune ore e ci incontrammo sotto il palazzo,una volta in quell'appartamento due camere,la cucina ben spaziosa,bano,a mio figlio piaceva ed a conti fatti poteva affrontare la spesa,cosi decise di prenderla e da li a qualche giorno la avrebbe fatta vedere alla ragazza e famigliari tutti,poi scendemmo lui tornò al lavoro io invece dopo l'invito di quella cavallona amica di mia figlia telefonai da un bar li vicino e quando le dissi se potevo salire lei pronta "si certo" cosi salii e la vidi aspettarmi alla porta di casa,un ciao poi entrato in casa "aspettavo di vederti" fece lei,poi con un abbraccio ci ritrovammo bocca a bocca nel baciarci "non pensare male di me non è che vado con chi mi capita,mi eccita la vostra storia e tua figlia mi ha parlato tanto di quello che hai tra le gambe,del tuo cazzo che mi ha incuriosita" disse ed intanto entravamo in camera,un'altra diversa da dove ero stato con mia figlia "be sai per lei è il primo cazzo che vede,diciamo un poco più del normale si" risposi,lei indossava una vestaglia che aperta aveva sotto solo mutandine di pizzo,mi venne spontaneo dirle vedendola nuda,tette sode e ferme una bella quarta "cazzo ma dove ti eri nascosta una cosi non puoi che ...