1. La ragazza dai capelli rossi 8


    Data: 28/07/2018, Categorie: Masturbazione Autore: Mr.Goodbye, Fonte: EroticiRacconti

    La coscienza torna lentamente, mentre ancora tiene gli occhi chiusi.
    
    Ci vuole un istante per realizzare che, ovunque fosse un attimo prima, era in un sogno. Un sogno strano, particolare, in cui le leggi della fisica seguivano binari differenti dalla realtà, ma di cui, ora, non riesce più a ricordare i dettagli. I confini del sogno svaniscono e riacquista la consapevolezza di sé.
    
    Buongiorno principino, mormora la voce.
    
    Divano.
    
    Cosa ci fa sul divano? Deve essere scivolato nel sonno senza rendersene conto.
    
    Sente un leggero pizzicore sulla faccia, ma non riesce a muovere le mani, qualcosa le tiene ferme. E in quel momento, sentendo un peso su di sé, tutto diventa chiaro.
    
    Maria!
    
    Sono i suoi capelli rossi a dargli quel leggero fastidio sulla faccia.
    
    La ragazza è stesa accanto a lui, con un suo braccio a cingerle la vita. L’altro braccio, invece, è sotto la testa e lo usa come fosse un cuscino. La sua ospite indossa ancora la camicia.
    
    Come sono arrivati a quello? Non riesce a ricordare. Tutto è indistinto e ogni ricordo sfuma non appena cerca di afferrarlo.
    
    Siamo di buon umore, eh?
    
    La voce. Quella maledetta voce. Perché non può tacere un po’?
    
    Ma Vittorio capisce subito a cosa allude. Non è rimasto indifferente a quel corpo caldo stesso contro di lui. Il membro, la cui consistenza non lascia spazio a dubbi, è esattamente all’altezza del sedere di lei. Se Maria si dovesse svegliare in quel momento sarebbe quanto meno imbarazzante. Deve trovare il ...
    ... modo di uscire da quella situazione, ma bloccato com’è tra lei e lo schienale le vie di fuga non sono molte. E il profumo… l’odore della pelle di quella ragazza… non aiuta per niente.
    
    Non sei certo da biasimare, sai?
    
    La voce non lo molla. E come potrebbe? Fa parte di lui. Vittorio sospira.
    
    Cosa vuoi?
    
    La stessa cosa che vuoi tu. La differenza è che io non ho tutte le tue stupide remore ad ammetterlo.
    
    Non dire cazzate.
    
    La voce ride nella sua testa.
    
    Sei tu che stai dicendo cazzate Vittorio.
    
    Cerca di muoversi, ha bisogno di farlo, anche solo per recuperare la circolazione del braccio sinistro sotto la testa di Maria. Ma, mentre lo fa, la ragazza reagisce. Mugola qualcosa nel sonno e si fa un poco indietro, stringendosi ancor di più addosso a lui. Se non avesse i pantaloni, il membro si insinuerebbe proprio nel solco tra i glutei. Un movimento che non lo aiuta a calmarsi, anzi.
    
    Da qualche parte la voce ghigna ancora una volta.
    
    Non gli resta che pensare a qualcosa di triste e spiacevole sperando in un effetto concreto e veloce ma… il calore di Maria è un’attrazione troppo intensa. La sua pelle morbida, il suo profumo, quel sedere contro di lui…
    
    Maria si muove. Il respiro cambia. Dopo un attimo la sua voce spezza il silenzio.
    
    “Ehi…”
    
    Ora ci divertiamo, ridacchia la voce.
    
    “Buongiorno”, sussurra Vittorio., “o forse sarebbe più giusto dire buonasera.”
    
    La mano di Maria si nuove, scivola indietro, su di lui. Non ci vuole molto per capire dove sia ...
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