1. Come due complici


    Data: 21/07/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    La sua testa era piena d’accortezze, affollata di cautele, stipata di considerazioni e costellata da pensieri apparentemente contraddittori e inconciliabili, cionondimeno assiepata da discordie e ammassata da dissidi insostenibili, perché un’insofferenza e una smania dentro la divorava logorandola sin nel profondo, demolendola e screditandola, arrivando determinata e rigorosa in modo impietoso e fatale fino all’imboccatura dello stomaco, per il fatto che quest’ultima intolleranza durava già da troppo tempo, scombussolandole seriosamente l’intelletto e le viscere:
    
    “Ci mancava pure questa, ma guarda un po
    
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    che storia.
    
    Dimmi te, in quale modo la vita delle volte quanto può essere estrosa, stramba e per di più intransigente e volubile” – considerò Gioia tra sé, ponderando curiosamente fra i suoi fumosi e intricati pensieri, nel tempo in cui parcheggiava insolitamente l’autovettura di fronte alla siepe del viale.
    
    “Che periodo strano però, che confusione dentro che mi porto, forse sarebbe stato meglio lasciar perdere pure oggi. Va a finire che mi scompiglio sconcertandomi ancora di più. Che cosa ci faccio al presente qui?” – borbottava nel mentre verso sé stessa in modo infelice, nostalgico e sconsolato.
    
    Gioia s
    
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    incamminò verso la scalinata bianca del museo con il passo incerto, riflettendo e scavando accuratamente dentro com
    
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    era usuale comportarsi da sempre, eppure ultimamente con più frequenza e meno serenità da quando Franco era entrato ...
    ... nella sua vita, o meglio, da quando aveva iniziato a desiderare che Franco entrasse nella sua vita. Lei indossava un paio di pantaloni neri molto aderenti in vita e una camicetta leggera con la chiusura lampo, visto che la giornata era calda, a momenti afosa per la stagione, in quanto i suoi abiti mettevano ancora più in contrasto e in risalto il suo corpo, le sue forme, la sua sensualità così aggressiva e prevaricatrice, eppure così cedevole e premurosa al tempo stesso. Salì piano sulla scalinata, si guardò un po
    
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    intorno, però non vide Michele il suo collega con il quale si erano fissati un appuntamento proprio per quella mattina.
    
    Che tipo stravagante e fuori dal comune questo Michele pensò all’istante Gioia, rimuginando di frequente, tenuto conto che non sapeva bene neanche lei che cosa esattamente ne pensasse. Una persona d’altronde come tante in quell
    
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    ufficio, forse più civile, garbato e disponibile delle altre, meno carogna, furfante e mascalzone di tante altre ancora, però non si poteva affermare che fosse uno di quelli che la colpissero impressionandola sin dal primo istante, perché erano distinti e diversi per molte cose, così chiari e formali per i loro rapporti in ufficio almeno fino a qualche tempo prima, quando lui aveva iniziato a scriverle esponendole emozioni, riferendole pensieri ed esprimendole sensazioni lascive molto dirette e mirate. In lei, per l’occasione, nondimeno da qualche parte c
    
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    era qualcosa che l
    
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    aveva incitata e ...
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