1. Tris di donne (una storia vera)


    Data: 21/07/2018, Categorie: Etero Autore: Toro49rm, Fonte: Annunci69

    Ero alla mia scrivania, riflettendo sulla bonaccia in cui sembrava essersi infilata la mia vita sessuale, quando vidi il badge di Outlook ammiccare dal display del mio telefono, con il suo cerchietto rosso che conteneva un bel numero 1 bianco.
    
    “Ehi, amico”, mi stava dicendo con allegria e probabilmente troppo ottimismo, “dai che ci divertiamo!”
    
    Avevo ricevuto un messaggio all’indirizzo riservato che usavo per gli incontri.
    
    Cercai di non crearmi troppe aspettative visto che di solito si trattava di spam, ma aprii comunque l’app con un po’ di trepidazione. Ricevere un messaggio era sempre una piacevole sorpresa, come trovare un regalo inatteso sotto l’albero di Natale. Ma il tipo in rosso non portava i regali che piacevano a me, che di rosso avevano solo le luci.
    
    Era una risposta all’annuncio che avevo messo su bakeka incontri un paio di giorni prima.
    
    Da tempo avevo voglia di provare la pioggia dorata, ma trovare una donna cui piacesse sembrava una Mission Impossible anche per Ethan Hunt. Le amanti che avevo avuto, tranne una che mi aveva permesso di leccarla dopo aver fatto pipì, non avevano mai voluto concedermi questo piacere, quindi il mio desiderio era rimasto inappagato.
    
    Così avevo provato a mettere un annuncio, con poche speranze di riuscita, che statisticamente erano comunque meglio di nessuna speranza.
    
    Lessi il messaggio.
    
    Una lei (wow!) che mi diceva di adorare la pioggia dorata, scrivendo in buon italiano e non copia/incollando un testo che ...
    ... non c’entrava niente tradotto ad minchiam a partire da chissà quale lingua.
    
    Sognavo o ero desto?
    
    Sembrava la risposta di una persona reale. I Bot in agguato nei siti di annunci ormai li sgamavo al volo.
    
    Il messaggio tipico era: “Io vuole fare sesso con te, mi vergogno di mio corpo quindi mando foto così tu dici me”, con tanto di foto di gnocca est europea in allegato, trucco che non avrebbe tratto in inganno nemmeno un 90enne affetto da priapismo con una demenza senile in stato avanzato. Bastava rispondere per ricevere in automatico una mail contenente una serie di link più tossici di una fogna di Calcutta in piena estate.
    
    La ragazza (Donna? Signora matura?), invece, diceva di adorare i giochi bagnati e indicava anche un contatto Telegram per proseguire la conversazione più comodamente.
    
    Scrissi immediatamente a colei che si firmava con la sola lettera L.
    
    Non puzzava di fregatura, ma era sempre meglio volare basso. Qualche settimana prima mi aveva contattato una tizia che, mentre ero già sotto casa sua, si era rifiutata di aprire il portone affermando che non ero un bravo schiavo perché non le avevo portato le sigarette e il cornetto alla crema che mi aveva chiesto su Whatsapp venti secondi prima.
    
    Schiavo? Io? Ma che davvero?
    
    L’avevo mandata a cagare senza passare dal via e me n’ero andato, ripromettendomi di specificare *NO PSICOPATICHE NÉ SEDICENTI MISTRESS DE NOANTRI* nell’annuncio successivo.
    
    L. mi rispose dopo pochi minuti, una specie di record, ...
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