1. La cagna (parte II) – La nuova intimità


    Data: 27/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    E’ sempre particolare quel momento in cui, per la prima volta, una schiava posa le ginocchia a terra.
    
    E’ una porta, un confine varcato verso un mondo del quale faranno parte solo lei ed i Padroni, un mondo fatto di sensazioni ed emozioni, un mondo segreto il cui giardino verrà curato solo da loro.
    
    La Padrona le mise il collare, apprezzando quell’istante in cui la schiava, spostando i capelli, offre il collo.
    
    La cagna sentì il brivido quando la Padrona portò il collare a contatto della sua pelle.
    
    Speculare.
    
    Agganciato.
    
    Il guinzaglio, quella catenella che unisce fisicamente la Padrona alla schiava, quel filo fisico, rappresentativo del filo delle emozioni.
    
    Agganciato.
    
    Il dado tratto aveva smesso di rotolare sul panno e si era fermato.
    
    Le posizioni erano assunte, la proprietà definita.
    
    “Baciami i piedi”.
    
    La ragazza si chinò verso terra e pose le sue labbra sui piedi della donna, comodamente seduta davanti a lei.
    
    Da tempo aveva desiderato quei piedi davanti ai suoi occhi, alle sue labbra.
    
    Li accarezzò con la lingua e poi pose la fronte a terra.
    
    Ci sarebbero stati momenti di dolore e di umiliazione, nulla che la sua anima non desiderasse.
    
    “Stenditi a terra”.
    
    Simona si alzò e pose la scarpa sulla guancia esposta.
    
    La guardava dall’alto ed era eccitatissima.
    
    Si tolse le scarpe e salì sulla schiena, cominciando a camminare su quel bel corpo.
    
    Era bellissimo sentire un corpo umano sotto i propri piedi e camminarci sopra, sentire ...
    ... il duro-morbido del corpo, l’instabilità e lo sforzo di chi sta sotto di compensare i movimenti per non far cadere, il respiro affannato, il fiato che esce dai polmoni quando ci si posiziona sopra. A ciò si aggiunga che una persona viene destinata ad essere il tappeto di altra persona che cammina sopra a piacimento.
    
    Sottomessa. Messa sotto.
    
    Quella ragazza apparteneva a lei e a suo marito.
    
    Quella ragazza, bella e corteggiata, da tempo desiderava trovarsi esattamente dove era adesso, sottomessa e sotto i piedi di quella persona.
    
    Eccita la testa sentirsi proprietà di una persona che desidera averti schiava.
    
    Eccita la testa avere la proprietà di una persona che desidera averti come proprietaria.
    
    Speculare.
    
    Per Simona era diverso dalle serate tra amici alle quali partecipavano a volte e nelle quali c’erano schiave e schiavi mai o poco conosciuti e che, alla fine, erano solo dei corpi coi quali divertirsi.
    
    Il corpo, senza l’anima, è vuoto. Da orgasmo, ma è un piacere effimero.
    
    Continuava a camminare sopra. Capiva che la schiava soffriva ma che sopportava in silenzio.
    
    Era una presa forte di possesso.
    
    Chi sta sopra e chi sta sotto.
    
    Ritornò seduta sul divano.
    
    “Accucciati ai miei piedi”.
    
    La ragazza eseguì, senza parlare. Si accucciò con il viso verso i suoi piedi.
    
    Simona prese un libro e continuò la lettura, comodamente seduta nell’ampio divano.
    
    Il tempo, nella lettura, trascorse piacevolmente.
    
    La Padrona aveva le gambe raccolte sotto ...
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