Mi volevi cuckold 3 - Racconti Erotici

Mi volevi cuckold 3

La restante parte di quell’anno è abbastanza movimentata; il dato forse più rilevante è il fil rouge che si stabilisce tra me e Tecla, la mia ex moglie che a Gubbio, dove si era trasferita, sembra avere acquisito una diversa e maggiore coscienza; tra lunghissime telefonate, continui messaggi per sms o in WhatsApp, collegamenti in Skype che durano talvolta ore, riusciamo a ristabilire una piattaforma di comunicazione che nei mesi recenti è andata completamente perduta.

Non si fa cenno alla nostra condizione di separati in attesa di divorziare, ma sembriamo davvero una coppia di amici che ha quotidianamente qualcosa di interessante da dirsi; naturalmente, ambedue scherziamo molto sulla nostra solitudine, che a lei pesa di più perché di colpo sembra avere perso interesse alla vita precedente; si è tenacemente dedicata al lavoro ed allo studio; ha ripreso il percorso universitario e vuole laurearsi in Economia Aziendale.

Le faccio i miei complimenti e le assicuro che sono profondamente convinto che ce la farà, perché sul lavoro è ineccepibile; si limita ad invitarmi a non rivangare cose che, se riesaminate in un’altra luce, possono turbare ambedue; alla fine, ci tiene solo a dichiarare che non ha e non cercherà altri rapporti impegnativi, perché ha preso davvero coscienza di quale sia il suo vero amore e, anche se è utopistico, non dispera che qualcosa cambi.

Naturalmente, mi chiede se io ho ancora l’interesse particolare a cui le ho accennato; le confesso onestamente ...

... che un poco scottato lo sono, ma che anche nel mio caso è meglio parlare di utopia, visto che lei è sposata e non ha nessuna intenzione di rompere il matrimonio; mi chiede scherzando se non abbia mai preso in considerazione l’ipotesi di una calda amicizia che sopperisca alla mia fisima del matrimonio ad ogni costo; le sorrido e le mando un bacio.

Yvonne, invece, ancora per qualche settimana è, con me, presenza imprescindibile nelle serate in cui ci si diverte senza limiti, specie se volgono in orgia di sesso; ad un certo punto, mi avverte che il nostro tempo è scaduto; come d’altronde era nelle premesse, lei intraprende un nuovo percorso ed ha bisogno di nuovi stimoli e di persone diverse; devo cercare una soluzione abitativa, avendo disdetto il contratto per la casa che avevo vissuto con Tecla; trovo un monolocale adatto.

Ambiente unico, con pochi mobili essenziali, un grande letto, un tavolo, un angolo cottura e qualche sedia, roba da single incallito che spesso non deve neppure disfare il letto, dal momento che trova ospitalità in altri accoglienti, con donne desiderose di una notte d’amore e di sesso; considerato che pranzo in mensa e risolvo la cena in qualche trattoria economica, se non sono in buona compagnia, la casa diventa un semplice riferimento anagrafico.

I primi caldi dell’anno scatenano naturalmente la solita fibrillazione per tutti i prossimi adempimenti, dalle sofferenze per la ‘prova costume’ fino, e soprattutto, al dibattito per la scelta della ...