1. La prima volta di Elena – cap 2


    Data: 25/08/2023, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    Non avrei smesso sino a farlo venire; come Giulio anche Antonio era in mio possesso.
    
    Adesso era scomposto anche nei movimenti, spingeva il bacino in alto verso la mia bocca come a volerci entrare di più, ma dopo la prima volta che mi aveva presi di sorpresa spingendosi dentro e provocandomi quasi un conato avevo stretto meglio il pene con la mano e gli impedivo di spingersi oltre il consentito.
    
    Anche le sue mani si erano mosse; erano sulla mia testa e mentre il bacino andava verso l’alto spingeva la mia testa verso il basso. Ma riuscivo a “contenerlo”.
    
    Finalmente sentii i segnali che preannunciavano l’eiaculazione. Sentii il pene ingrossarsi vibrando nella mia mano. Non volevo potesse passare quel momento e forzai la mia succhiata.
    
    Sentii il fremito del suo sperma salire e sollevai la testa per impedire che mi riempisse la bocca, ma trovai l’ostacolo delle sue mani che rigide spingevano verso il basso con forza e nonostante il mio sforzo di sollevare la testa o almeno di spostare il viso non ci fu nulla da fare, fu tutto troppo veloce.
    
    Lo sperma di Antonio mi invase a fiotti la bocca. Mi riempi fino alle tonsille e per non soffocare aprii la bocca e naturalmente per favorire il respiro deglutii.
    
    Lo sentii bofonchiare, come per non farsi udire, mentre ero impegnata a non soffocare: si, tutto, prendilo tutto.
    
    Deglutii assorbendo lo sperma in gola, una, due, forse tre volte; era tanto. (La mia prima volta)
    
    Mi sentivo più di una maiala; in quel momento ...
    ... avrebbe potuto chiamarmi troia o puttana e l’avrei giustificato.
    
    Avevo un fidanzato a cui non avevo mai fatto nulla del genere.
    
    Mandai tutto giù Intanto le mani di Riccardo, terminato il raptus godurioso, avevano lasciato libera la mia testa.
    
    Sollevai la testa, la mia bocca recava ancora tracce del suo sperma. Non ci furono parole. Antonio si chinò e incollò le labbra alle mie e con la lingua nella mia bocca mi fece comprendere che non avevo fatto nulla di male o disgustoso. Mi rilassai ed apprezzai quel lungo, gioioso, bacio.
    
    Avevo bevuto il suo sperma; per la prima volta avevo ingoiato lo sperma. Non avevo vomitato, non ero stata male ed in bocca sentivo oltre che una leggera densità un sapore di dolce.
    
    Ci ricomponemmo accompagnati da un silenzioso e riflessivo pensiero.
    
    Trovai sotto i piedi le mutandine, le raccolsi e le indossai a fatica contorcendomi nell’angusto spazio.
    
    Mi accompagnò a casa. Mentre scendevo dall’auto mi diede un affettuoso bacetto di saluto su una guancia. Disse: ci vediamo domani?
    
    Sorpresa dalla domanda gli risposi: certo, perché no?
    
    A domani, ed entrai in casa
    
    Nel mio lettino ripensai a quella serata e a quello che era successo in auto. Al mio pompino, ma anche a quello che lui aveva fatto per me.
    
    Confesso che pensai solo per un attimo al mio fidanzato che ignavo trascorreva le vacanze con gli amici in attesa della sua fidanzata.
    
    Antonio ed io avevamo raggiunto una intimità impensabile da cui sarebbe stato difficile ...
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