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La pasticera
Data: 24/08/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Juliana#49, Fonte: EroticiRacconti
... ricomposi e andai a cucinare lo avevo ancora non avevo ingoiato Ma che cazzo sto facendo con un momento di lucidità bevetyi dei bicchieri di acqua Mangiavamo in silenzio Ruppi io il silenzio dai amore vedrai troverai unaltro lavoro Per il momento lavoro io Passarono le settimande al lavoro piu nessuno oso fare battute o toccarmii ero tranquilla il mio datore mi trattava come se tra noi non fosse successo nulla Era un mese che mio marito non trovava nullo di fisso solo lavoretti giornalieri lo vedevo sfiduciato triste provai col sesso ma non era troppo nervoso facendo cilecca Una mattina presi la dicisione andai in ufficio chiedendo di poter parlare con il datore Bussai avanti Qual buon vento la porta nel mio ufficio juliana ha bisogno di qualcosa Dallo sguardo capi che quello che chiedevo mi sarebbe costato qualche sacrificio E che mio marito non trova lavoro e credevo che lei mi possa aiutare Ma per chi mi ha preso psr l ufficio di colldgamento con una risata La prego ha molti amici e una brava persona No no. Mi dispiace io non raccomando. Nessuno non voglio inmischiarmi in cose che non mi riguardank Capi che se volevo un aiuto dovevo fare qualcosa Con voce tremolante se faccio come l altravolta rossa in viso a testa bassa Cioe mi fai un pompino per aiutare tuo ...
... marito? Si lo faccio Ahahah non e che ci stai a prendere gusgo Scopiai a piangere mi jmiliava lo faccio per amore e aiutare mio marito A si allora oltre il pompino voglio anche la fica La prego questo no la suplico Mi si avvicino.mi prese il mento tra le dita stringendo forte mi faceva male senta io credo che non lo fa per lui ma perche ti piace succhiare il cazzo quindi se lo fa per lui mi da la fica dopo un pompino Nel mentre aveva ingilato la mano sotto la gonna e trovo la fica un lago Usci la mano vrondante me la fa vedere cazzo sei bagnata solo al pensiero di succhiare il cazzo Su su e un piacede per te credo che ai arretrati di cazzo ma rimetteremo a paro tranquilla mi spinse in ginocchio Dai troia svuotalo per dare lavoro al cornuto Quelle frasi erano frustate ma mi eccitavano ero combattuta la ragioe contro il piacere Dai tesoro datti da fare che domani troveremo un bel lavoro al cornuto Chiusi i occhi apri la patta e tirai fuori il cazzone lo sentivo l odore mi entro al cervello grosso in mano Mi aviccinai lo senti sulle labra Dai lo so che ti piace lo vedo da come lo ai in mano su fammi vedere cosa sai fare io dtavolta non faro nulla Soschiusi le labra avolgendo la cappella senti le hocce preliminali sula lingua Dai datti da fare altrimenti ci staremmo tutto il giorno Continua