1. Il mio primo tradimento- parte 5 / Sesso sfrenato con il mio bull Edo


    Data: 24/08/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Veronika7, Fonte: EroticiRacconti

    Il mio primo tradimento- parte 5
    
    Sesso sfrenato con il mio bull Edo
    
    Era appena iniziato il periodo più esaltante della mia. Già durante il primo periodo in cui conobbi Edo e mi cibavo del suo succoso sperma era una donna felice e rinata.
    
    Grazie a Davide poi, avevo riscoperto le gioie della seduzione e del sesso frenato.
    
    Ora però stavo veramente bene, avevo trovato il mio compagno ideale.
    
    C’incontravamo quasi ogni sera, sempre in incognito, nel suo scannatoio.
    
    D’altronde non potevo mica lasciare il mio lavoro così, di punto in bianco, senza averne trovato un altro. E quindi continuavo ad essere apparentemente la donna di Piero.
    
    Non so se Edo riuscisse ad avere energie dopo i nostri incontri per continuarsi a fottere ancora quella zoccola della sua fidanzata Helena.
    
    Ero così eccitata che avevo preso l’abitudine di masturbarmi anche in ufficio, chiusa come una scolaretta dentro il bagno.
    
    Il mio ruolo da segretaria sicuramente aiutava. Ci andavo vestita ogni volta in maniera più succinta e sexy che mai. Tutti i passanti non potevano fare a meno di spizzarmi.
    
    Da un certo punto di vista, era anche una scelta forzata, dato che non avevo proprio il tempo materiale di tornare a casa. Finito il lavoro, cambiavo due autobus per raggiungere la garconniere di Edo.
    
    Quanto mi piaceva il suo cazzo duro, enorme, marmoreo, tutto per me.
    
    E quanto cavolo ero insaziabile del dolce sapore della sua sborra.
    
    Uno scopatore come lui riusciva a venire almeno un ...
    ... paio di volte ogni sera, ed avevo quindi la doppia fortuna di farmi inondare di sperma sia in fica che dopo di berla fino all’ultima goccia.
    
    Quella sera prima di andare dal mio amato, decisi di comprarmi un paio di sandali nuovi.
    
    Andai come sempre al mercatino dell’usato, dato che non disponevo di un budget così elevato per prenderli originali.
    
    Quando mi misi scalza, con i miei piedini smaltati di nero, ed il mio vestito girofica verde, all’interno di quel negozietto pieno di pezzenti, mi sentii mille occhi addosso.
    
    Uno dei clienti, un vecchio panzone, non riuscì a trattenere un erezione, nè tantomeno lo spalancarsi della sua bocca. Ed il tutto di fronte a quella vecchia cessa rugosa della moglie, che mi trafisse con uno sguardo torvo. In un certo senso era una scena davvero comica.
    
    Trovai dei bei sandali da schiavi con dei lunghi lacci che salivano quasi fin sopra il ginocchi, proprio della mia misura! Li presi senza pensarci due volte.
    
    Sull’autobus ero impaziente di arrivare nell’ultimo piano di quella squallida palazzina, per sfogare tutte le mie pulsioni più ancestrali.
    
    Il bus era pieno di neri. Mia cugina Sara li adorava.
    
    Ogni volta che andava a mare si sceglieva un bel vu cumprà senegalese dalla spiaggia, gli dava una piccola mancia e se lo portava sù per scoparselo.
    
    Le dicevo sempre che anche senza il contributo loro avrebbero accettato lo stesso, scoparsi una bella biondina di carnagione chiara stile Danaerys Targaryen è il sogno di ogni uomo ...
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