1. Storia della mia educazione. Thomas ed io. (10)


    Data: 24/08/2023, Categorie: Etero Autore: Allison P., Fonte: EroticiRacconti

    Ero sfinita e mi tremavano leggermente le gambe, Thomas mi prese in braccio e mi adagiò piano sul letto. Accarezzandomi le gambe mi tolse le scarpe e baciò le dita dei piedi uno ad uno. Quel semplice gesto riaccese la voglia che avevo di lui. Mi inginocchiai sul letto e mi avvicinai per baciarlo. Lo baciai con delicatezza e lentamente percorsi le sue labbra con la lingua, aveva il gusto dei miei umori su di sè, gli succhiai il labbro inferiore. Mi strinse a sè con foga e ci baciammo con passione. Affondai la lingua nella sua bocca e continuammo a lungo fino a quando ci separammo per riprendere fiato.
    
    " Voglio guardarti " gli dissi senza fiato. Si tolse la leggera maglietta a maniche lunghe e rimasi stupita nel vedere il suo braccio destro completamente tatuato. Tracciai con l'indice delle linee sul suo braccio, seguendo i contorni di alcuni disegni. Arrivai ai pettorali sui quali appoggiai le mani aperte, accarezzandoli con delicatezza. Passai i polpastrelli sui piccoli capezzoli induriti e scesi lungo la pancia saggiandone la tonicità. Il padrone aveva un fisico muscoloso e il busto cosparso di una peluria che teneva corta, mentre Thomas era sodo e atletico, un fisico scattante e le spalle larghe, completamente liscio. Lo accarezzavo ammaliata e lui mi osservava lasciandomi fare. Scesi dal letto e gli girai attorno continuando a tracciare sul suo corpo linee immaginarie. Gli accarezzai le spalle e gli diedi un bacio tra le scapole. " Togliti i pantaloni. " Obbedì ...
    ... senza dire nulla, rimanendo in boxer.
    
    " Devo anche fare una sfilata? " esclamò con la sua solita ironia. Gli strinsi il sedere tra le mani appoggiandomi a lui e poi tornai sul letto. La sua erezione ora evidente tra di noi accendeva la mia voglia. Seguii la linea dei suoi addominali laterali che come una freccia indicavano la strada verso il piacere e senza chiedere il suo permesso abbassai l'ultimo indumento rimasto tra di noi. Il suo membro ero più o meno lungo come quello del padrone, ma quando lo presi in mano mi accorsi che era più grosso. Un brivido di piacere si diffuse sul mio corpo. Lentamente tirai giù la pelle a scoprirgli il glande e iniziai a segarlo. Sul letto, seduta sui talloni a gambe divaricate, lo segavo con entrambe le mani guardandolo negli occhi. Lo sentii indurirsi ulteriormente sotto il mio tocco e strinsi un pò di più la presa aumentando il ritmo. Con una mano continuavo a segarlo e con l'altra gli massaggiavo delicatamente i testicoli. Ad un certo punto mi prese il volto con entrambe le mani e mi baciò con foga " Non resisto più Cenerentola " sorrise malizioso " Voglio che mi vieni in bocca " fu la mia risposta. Mi abbassai e gli passai la lingua sul glande avvolgendolo completamente, poi presi a succhiarglielo con forza. Gettò indietro la testa e lo sentii imprecare mentre mi spingeva la testa sul cazzo pronto ad esplodere, lo sentivo pulsare nella mia bocca e nonostante il poco spazio rimasto cercavo di accarezzargli l'asta con la lingua mentre ...
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