1. Scoprendo CLAUDIA – Episodio 1


    Data: 20/08/2023, Categorie: Erotici Racconti Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Tradimenti Autore: kevin67, Fonte: RaccontiMilu

    ... dove aveva lasciato le mutandine.
    
    Salimmo in auto, guidavo io. Il mobilifico era distante una 20 di chilometri, la strada era sgombra ma i limiti di velocità imponevano una marcia piuttosto lenta. Ero immerso nei pensieri quando sento la mano di Claudia prendere la mia e portarsela sulla coscia sinistra, poi guidarmela verso l’interno, sentivo la pelle liscia e più mi avvicinavo all’inguine più la sentivo leggermente sudata, Claudia allargò le gambe più che poteva e prese due dita della mia mano e se le passò su è giù lungo la patata, prima esternamente, poi scostando le grandi labbra diresse le mie dita sulla clitoride, appena lo toccai chiuse gli occhi e si morse il labbro inferiore, poi giudò le mie dita verso l’ingresso e le infilo entrambe con un movimento dentro/fuori. Avevo il polso praticamente a 90 gradi per farmi guidare le dita da lei, la sentivo bagnata e gli ansimi aumentavano, sempre di più fino a diventare spasmi, si bloccò per un tempo che sembrava infinito trattenne il fiato, poi scoppiò in uno schizzo che bagnò sedile, cruscotto e parabrezza, poi si rilassò. Tolse la mia mano e la lecco tutta, poi me la rimise sul volante.
    
    “Piaciuto?”, “il tuo cazzo ...
    ... stà esplodendo ah ah ah “ passò la mano sul pacco mentre con l’altra prese dei fazzolettini per pulire alla meno peggio cruscotto e parabrezza, “cazzo amore, mi fai scoppiare” la mia voglia di scoparla era alle stelle, “caro tesoro mio, magari stasera te la do, mi piace tirarti scemo in questo modo”.
    
    E si mise a guardare la strada assorta nei suoi pensieri, io invece la desideravo come un toro. Eravamo quasi arrivati quando la vidi ridere sottovoce “cosa c’è da ridere?” le chiesi, “vuoi proprio sapere dove sono le mie mutandine?” mi disse maliziosamente, “certo che lo voglio sapere”, “ecco, diciamo che sono in viaggio”, “in viaggio?, dove?”, “sul sedile del furgone degli operai, le ho fatte passare dal finestrino abbassato”, “ma sei pazza? Chissà cosa penseranno?”, “o ma come sei, magari stasera uno dei due si masturba annusandole, erano belle intrise oggi, misto sudore, umori, pipì, non fare il santarellino, lo so che lo fai anche tu”. Era verissimo, lo facevo. Chiusi l’argomento, eravamo arrivati.
    
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