1. Un lavoro in cambio della riconoscenza della tua famiglia.


    Data: 20/08/2023, Categorie: Incesti Autore: terzosesso, Fonte: EroticiRacconti

    Spesso la propria natura aiuta ad assecondare gli eventi che ci coinvolgono. Cerchi un lavoro e te lo offrono in cambio della tua riconoscenza. E quella di tua moglie. E di tua figlia.
    
    Tutto inizio' con una crisi aziendale. Io venni messo in cassa integrazione e poi venni licenziato. Mia moglie faceva dei lavori da sarta e non potevamo mantenere la famiglia con nostra figlia che era ancora al liceo.
    
    Cominciai quindi a mettermi alla ricerca di un nuovo lavoro ma a cinquant'anni non e' facile.
    
    Dopo due mesi di ricerche cominciavo ad essere stanco e frustrato.
    
    Un giorno mia moglie mi dice che aveva parlato con una sua cliente e aveva saputo che il titolare dell'azienda edile per cui lavorava cercava un uomo per coordinare i cantieri. Il lavoro era buono ma... il titolare aveva fama di essere venuto dal nulla e di essersi fatto strada senza troppi scrupoli. Scrupoli che non aveva per nessuno. Neppure per i propri dipendenti.
    
    Capii subito che la cosa non era in linea con tutto cio' che per me era stato importante fino ad allora. L'etica e la correttezza. Il fatto era che avevamo bisogno di soldi e mia moglie insistette nel volere incontrare quest'uomo che poteva cambiare la nostra vita precaria di allora.
    
    La sua cliente disse che non sarebbe stato un problema per lei fare il mio nome ma che dovevamo essere preparati all'incontro e soprattutto convinti entrambi. Io non capivo: perche' entrambi? Ero io che dovevo fare il colloquio di lavoro. Lei allora mi ...
    ... rispose che la persona per la quale avrei potuto lavorare voleva sempre conoscere la famiglia dei suoi dipendenti per essere sicuro di mettere in azienda gente fidata. Messa in questo modo la cosa aveva piu' senso anche se non avevo mai sentito nulla di simile. Prima di andarsene, la cliente di mia moglie, ci saluto' dicendo "siate accondiscendenti con lui. E' fatto a modo suo ma se gli piacete il lavoro e' ben pagato e l'azienda e' solida".
    
    Mia moglie sorrise e un filo di speranza si insinuo' fra di noi.
    
    Dopo una settimana la cliente di mia moglie chiamo' per dire che lui sarebbe venuto a casa nostra a conoscerci e ne avrebbe approfittato per fare stringere dei vestiti cosi' da non farci perdere tempo se poi non se ne fosse fatto nulla col lavoro.
    
    A entrambi sembro' un'offerta generosa e accettammo la cosa.
    
    L'indomani, all'ora di cena, si presento' a casa nostra. Non molto alto ma grosso di corporatura. Non grasso, sia ben inteso, ma corpulento col fisico di chi nella vita ha fatto tanti lavori manuali e nei sui cinquanta e piu' anni i segni li portava addosso. Nel suo caso in cantiere.
    
    Era diretto nei modi ma comunque corretto e mai volgare.
    
    Lo invitammo ad entrare e gli offrimmo una cena semplice che lui comunque apprezzo' ricordando che per tanti anni il cibo era tutto cio' che pote' permettersi.
    
    Dopo mangiato ci accomodammo nel nostro piccolo soggiorno dove mia moglie lavorava come sarta e lui tiro' fuori da un sacchetto dei pantaloni che ci disse voleva ...
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