1. Il telefono suonò e subito cambiaia umore.


    Data: 19/08/2023, Categorie: Etero Autore: Checco752., Fonte: EroticiRacconti

    Un Sabato pomeriggio piovoso e freddo, mi aveva suggerito di non cercare amici ma rimanere a casa ed in più col camino acceso scoppiettante dalla legna secca che bruciava scaldandomi. Ad un certo punto squillò il telefono e quasi stavo per non rispondere evitando uscite magari pure noiose ma l'istinto mi portò ad alzare la cornetta e sentii una voce femminile assai avvolgente, soave...dopo che mi ripresi dal brevissimo stato di emozione, chiesi che stava parlandomi e si presentò con uno strano nome, o meglio, con un evidentissimo soprannome: si trattava di Luisa, una mia ex compagna di Università con la quale avevo avuto una storia non di amore ma solo di sesso che però si smorzò evaporando nel tempo ed ora, dopo un bel pò di anni, rieccoti bussare nella mia vita Luisa dal soprannome "tette d'assalto" per quanto ce le aveva grosse e ben sode. Luisa mi disse, senza stupidi preamboli, di ricordarsi di avere ricevuto da me delle iniezioni fatte così bene che mai le avevo fatto sentire il dolore del insidioso ago, di cui ne aveva avuto sempre un gran terrore e quindi era ad implorarmi per "salvare da quella tortura" sua figlia Sandra che stava vivendo una brutta epsrienza di vita con una bronco-polmonite che l'aveva sfiancata ed il Medico di famiglia le aveva prescritto iniezioni, appunto. Quindi, dopo un breve rievocare momenti, giorni, vissuti studiando assai poco ma scopando fino allo stremo delle energie, tagliai corto e le dissi che se voleva potevo venire subito da lei per ...
    ... sua figlia ed accettò il mio arrivo imminente. Fui da lei dopo che attraversando Roma ci misi più di un'ora e quando suonai alla porta, quasi sobbalzai nel rivedere Luisa ancora più stagionata di anni addietro ma ancora di più attraente. Era sempre una gran figa! Dopo baci ed abbracci andammo da Sandra sua figlia che ci attendeva a letto chiaramente preoccupatissima del dolore che si aspettava ma sua madre la tranquillizzò dicendole che io avevo la mano come un prestigiatore che avrebbe fatto sparire il temutissimo ago nel culetto ( la ragazza aveva diciannove anni e non era perciò una bambina! ) senza minimamente accorgersi e sentirlo entrare. Dopo che preparai la siringa ed avevo già disinfettato la natica con l'Alcool tastandola con le dita per rendermi conto se stava col muscolo contratto o rilassato, dovetti ancora tranquillizzare Sandra che non le avrei fatto sentire nulla. Anche sua madre le confermò che con me lei non aveva sentito dolore affatto ma la paura stava facendo agitare la ragazza ed allora suggerii con solo le occhiate a Luisa di abbracciare Sandra e farla stare ferma accarezzandola ed io subito le infilai l'ago e spinsi lentamente lo stantuffo della siringa che si svuotò del farmaco iniettatole. Dopo che lei sentì strofinare di nuovo il cotone imbevuto di alcool, mi implorò di non farle male ma io le risposi che ormai non avrebbe sentito proprio un bel niente perchè io le avevo gia praticato la temuta iniezione e lei, dopo che rimase un attimo immobile ed ...
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