1. Farsi una sega mentre la donna delle pulizie sta di là


    Data: 19/08/2023, Categorie: Masturbazione Autore: Pazzo per marilena, Fonte: EroticiRacconti

    ... preso in culo di botto, le può fare anche molto male, ma alla fine di sentire il dolore non le frega niente, se è su di giri con l'eccitazione sessuale. E ha raccontato a Marilena di quando prese in culo un mega cazzo, che ha definito ... grosso così, evidentemente facendo con le mani la misura di quanto era grosso. Le spiegava che è tutta una questione di farselo allargare bene con le mani il culo, di metterci dentro un bel pezzo di burro, che col calore si scioglie e di ungere ben benino il cazzone sulla cappella. Quando ti entra un'urlo lo fai, ma poi quando va su stringi un po' i denti per qualche minuto e poi se il maschio fa parecchio bene su e giù con colpi di reni ripetuti, alla fine viene meglio di quando scopi davanti.
    
    Marilena ha detto la sua, raccontando che il cazzo lungo non la spaventa, ma il cazzo largo si che le fa paura. Spiegava che una volta, per quanto ci avesse provato a farselo entrare, la cappellona non le è entrata, ma nel frattempo lei ha visto le stelle e che ha continuato a torcersi da dolore parecchio sul sedile della macchina e che le sono venute giù le lacrime. Ha agginto che per paura di essere sfondata nella fica ha preso il cazzo in bocca, che con fatica entrava la cappella allargando tutta la bocca a dismisura e si è presa la sborrata in bocca, così il pericolo è finito.
    
    Tanto la maialona tappezziera ha chiesto il particolare se avesse ingoiato e Marilena ha precisato che non ingoia mai, che le fa senso. Ha precisato pure che ha ...
    ... rigettato una boccata di sborra sporgendo la testa fuori dalla portiera della macchina, che le era sembrata una mezza litrata. Dopo queste confidenze tra donne, la tappezziera se ne è andata e Marilena ha continuato da sola le faccende domestiche. Io che stavo nel corridoio, per dar ad intendere che non c'ero a sentire tutto, sono uscito dalla porta del secondo piano e sono rientrato da quella del primo piano, salendo da Marilena come se venissi dal parcheggio, dove ero appena arrivato con la macchina.
    
    Quel giorno Marilena indossava la gonna, come spesso, ma quelche volta arriva in pantaloni e non è tanto arrapante.
    
    Io per aver sentito quei racconti avevo il cazzo che mi scoppiava. Per sparami la sega avevo 2 opzioni: scendere al primo piano a sparami la sega sul divano o andarmene comodamente disteso in camera. Marilena era alle prese coi fornelli in cucina. Che è a poca distanza dalla porta della camera.
    
    Ho scelto la camera. Ho chiuso la porta, mi sono messo comodo sul letto e giù con la poderosa sega, memore del racconto da far salire il sangue alla testa.
    
    L'idea che Marilena fosse a poca distanza mi ha intrigato non poco. La sborrata è stata a getto e fantasticavo che lei entrasse a prendersi la schizzata tra le tette.
    
    Nel frattempo era giusto scattata l'ora e meno male che avevo finito con la sega, altrimenti Marilena mi avrebbe chiamato mentre schizzavo in aria. Sono andato a pagarle i miseri 9 euro. Era stata a pecorina a pulirmi tutto il frigorifero, a ...