1. La penna e il calamaio


    Data: 17/08/2023, Categorie: Etero Autore: satirodanzante, Fonte: Annunci69

    ... quello che vorrebbero tu vedessi o vivessi; molti ci riescono e nelle loro pagine si riesce ad immedesimarsi nei personaggi e nelle atmosfere. Ma quello che la "penna e il calamaio " è riuscita a fare con me, va ben oltre. Io sento realmente il profumo dei peperoni arrostiti mentre leggo il loro racconto, e anche quella leggera nota di bruciacchiato che i peperoni arrosto, inevitabilmente , si portano dietro.
    
    Come ci saranno riusciti, mi chiedo, ma mentre distolgo lo sguardo dal testo, gli occhi mi tornano alle foto e magicamente anche altri odori mi arrivano al cervello senza passare dalle narici; l'odore dell'inchiostro che esce dal calamaio di vetro, l'odore materno ed accogliente delle tette delle donne, ma quello che mi inebria e l'odore della fica che fa bella mostra di sè, seppur coperta ai più, a me appare tumida ed invitante. Ho un attacco di scialorrea, voglio leccarla, vorrei accadesse anche a me quello che accade nel video anni '80 degli A-ha del brano Take On Me, dove la fantasia e la realtà si fondono e potessi così affondare il viso tra le gambe della lei ritratta in foto.
    
    Ormai le emozioni sono un caleidoscopio e lascio galoppare la fantasia, arrivando a immaginare anche le belle mani smaltate brandire il mio cazzo da satiro.
    
    I miei picchi di testosterone sono seguiti da cavi d'onda in cui non posso fare a meno di constatare che il racconto è scritto molto bene, è fluido, particolareggiato e appunto, consente al lettore, e quindi anche a me, di ...
    ... vivere la vicenda descritta.
    
    Alcuni particolari però destano più di altri la mia attenzione, per esempio l'acufene che priva la protagonista del "privilegio del silenzio"; ho un moto di ammirazione perché avrei voluto saper scrivere io quella cosa.
    
    Ma... Un momento!
    
    Anche io sono molestato da un fastidioso acufene! Gli annunci sullo stesso sito di incontri, i peperoni che sono il mio ortaggio preferito, l'acufene, la penna e il calamaio...
    
    Mi guardo intorno cercando richiami alla realtà per escludere la presenza di un grande fratello di Orwelliana memoria, e le immagini di un telegiornale su una TV rimasta accesa mi rinfrancano in parte.
    
    Mi butto comunque a capofitto nella lettura dell'ultimo pezzo del racconto; pezzo che tornerò spesso a leggere anche saltando la prima parte. A volte sento la voglia irrefrenabile di tornare a leggere di quella descrizione del pompino da premio strega, e mentre immagino la protagonista china a "sdebitarsi" il cazzo mi si gonfia e mi ritrovo a masturbarmi. Il crescendo, la tensione erotica, il racconto che diventa sempre più crudo, irresistibile, un affondo di fioretto, lo scrosciare di piatti e timpani alla fine di una sinfonia, ma tutto dipinto in maniera così positiva e gioiosa da farlo sembrare il racconto di un pic-nic su un prato e le seghe, i pompini, i cazzi, la fica come margherite, pigne, frinire di rondini.
    
    Si ecco, mentre asciugo i miei schizzi di sperma finiti qua e la, considero che la straordinaria bravura di chi ha ...