1. Mare di Croazia


    Data: 16/08/2023, Categorie: Voyeur Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    Al largo della costa, lontano dalle voci e dalle radio, galleggio.
    
    Le punte dei piedi spuntano dall'acqua, come scogli in agguato per velieri imprudenti e mi sorprendo a chiedermi se, in contrasto alla pelle abbronzata, stia meglio uno smalto per le unghie fucsia o acquamarina.
    
    Ripasso le leggi della fisica. Solo il monotono frinire delle cicale fa da sfondo sonoro ai miei esperimenti di galleggiamento.
    
    Gonfio i polmoni e il corpo emerge facilmente dall'acqua salata.
    
    Il seno sporge e sono fiera della sua consistenza. Svetta come culmine di un atollo esotico, cime gemelle su un deserto di pelle che dal rossastro-scottato comincia ad assumere una piacevole tinta nocciola.
    
    Il ventre è uno scudo gradevolmente convesso, zolla galleggiante nel mare di magma primordiale.
    
    L'ombelico un'oasi, unica fonte di acqua nel terreno emergente.
    
    Piccole onde lambiscono i fianchi e si infilano fra le cosce, come delfini eccitati incontro alla mia vulva.
    
    Sento le onde fresche che filtrano negli slip regalandomi carezze provocanti.
    
    Espiro lentamente e il corpo si inabissa, come un sommergibile in assetto da battaglia.
    
    Prima scompaiono i piedi, dopo l'ultimo orgoglioso guizzo delle unghie smaltate, come il raggio verde a suggellare l'ultimo atto di un tramonto perfetto.
    
    Poi le cosce e il monte di Venere, appena accennato sopra la muscolatura dei quadricipiti, e infine il ventre.
    
    Il seno tramonta come la luna tra le dune del deserto della Namibia, curve di ...
    ... forma cangiante, la sabbia trasportata in moto eterno da un vento instancabile.
    
    I capezzoli come ultimo baluardo delle rotondità che scompaiono nei flutti marini.
    
    Il fresco li mantiene contratti e sporgenti, sensuale richiamo per naufraghi in età fertile.
    
    La massa morbida delle mammelle mi trattiene a galla, meravigliosa composizione di ghiandole e grasso, sapientemente dosata per il miglior richiamo alla riproduzione e alla passione.
    
    Ma di nuovo inspiro l'aria, come da una grotta a circolazione eolica variabile e il seno inverte la sua rotta e riemerge provocante, emettendo segnali di richiamo visivo e olfattivo per leoni marini dai sensi acuiti e in tempesta androgenica.
    
    Finalmente un tonno abbocca al sensuale richiamo della sirena.
    
    Un bel manzo di mare dalla mandibola volitiva e la barba di tre giorni.
    
    Mi gira intorno due o tre volte, come una foca che non sa come approdare su un piccolo iceberg.
    
    Poi allunga una mano sul seno, ne verifica se la consistenza promessa è, alla resa dei conti, reale.
    
    Gioca sui bordi del tessuto, indeciso sulla migliore procedura di denudamento.
    
    Intorno a noi non c'è nessuno, non famigliole in canotto, né emuli di Mark Spitz, né adolescenti che potrebbero venir turbati da quanto il menù voyeuristico promette di realizzare nel breve termine.
    
    La mano mi abbassa una spallina, ma ancora non ci siamo.
    
    Le dita si immergono sotto la schiena in cerca di un nodo da sciogliere.
    
    È tempo di modificare l'assetto e da ...
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