La figlia - Racconti Erotici

La figlia

... asciugarsi, di entrare in casa e di indossare il suo orsacchiotto rosa e bianco per la cena.

Quella notte Leeta dormì nella sua camera da letto. Questo era insolito. Quasi sempre dormiva con il suo padrone, nel suo letto o sul pavimento o legata da qualche parte nella sua camera da letto o nel seminterrato. Leeta pensava che il Maestro potesse averle comandato di dormire qui perché Tiffany poteva venire a trovarla. Quel pensiero eccitò Leeta, che desiderava disperatamente un amico.

Di sicuro la sagoma di Tiffany era nel corridoio quando la porta di Leeta si aprì.

"Inginocchiati."

A cena il maestro disse a Leeta, sebbene non fosse necessario, di obbedire esplicitamente a Tiffany. Leeta si inginocchiò davanti al suo letto. Tiffany si chinò e le baciò le guance e la fronte. Leeta, nuda, notò che Tiffany indossava un orsacchiotto rosso e calze abbinate.

"Mia cara," disse Tiffany appena sopra un sussurro, "Baciami i piedi." Rapidamente Leeta obbedì. Leeta le baciò entrambe, lentamente e con attenzione. Anche dopo tutto quello che il suo Maestro le aveva fatto passare, si sentiva tremare.

Tiffany ordinò a Leeta di sedersi accanto a lei sul letto. Tiffany mise il braccio destro intorno alla vita di Leeta: "Papà mi ha detto che una volta eri nei cosmetici". Ha chiesto Tiffany e Leeta le ha dato ogni sorta di consigli su trucco ed eyeliner. Dopo circa 15 minuti di conversazione Tiffany ha mostrato a Leeta cosa c'era nella mano sinistra di Tiffany: un doppio dildo. ...

... Tiffany ordinò a Leeta di sdraiarsi sul letto, con la faccia in giù. Leeta mise di lato la testa sul cuscino. Sentì una lacrima rotolarle lungo la guancia.

"Ora, cavolo, facile, questo non farà molto male", sussurrò Tiffany, accarezzando i capelli castano scuro di Leeta. Tiffany ha inserito un'estremità del dildo nella propria vagina e, dopo aver strofinato la vaselina, ha messo l'altra estremità nel retto di Leeta. Tiffany dondolava dolcemente in cima a Leeta. Il respiro di Leeta si fece più pesante.

"Dimmi che mi ami", sussurrò Tiff.

"Ti amo, dea", sussurrò Leeta in risposta. Leeta non aveva idea da dove provenisse la "dea". "Dimmi che mi adori", Tiffany cullò ulteriormente in Leeta.

"Ti adoro, dea", rispose Leeta.

"Sono carina?"

"Sei una bella ragazza," Leeta era onesta riguardo ai suoi pensieri.

Dopo pochi minuti Tiffany iniziò a venire e fece oscillare il dildo dentro Leeta sempre più lontano.

Leeta ansimò e gridò dolcemente per il dolore. Alla fine il dondolio si fermò quando Tiffany raggiunse l'orgasmo.

Tiffany baciò dolcemente la nuca di Leeta.

La mattina dopo Leeta chiese al suo padrone il permesso di raccogliere a Tiffany una rosa rossa dal giardino. Il Maestro era contento ma sorpreso, i suoi capelli bianchi fluivano nella brezza tropicale.

In ginocchio e nuda, tranne che per i calzini corti e bianchi, Leeta ha presentato la rosa a Tiffany, che l'ha baciata sensualmente sulle labbra. Tiffany ha quindi messo le dita della mano destra ...