1. Vendemmia con il contadino porco - Pt2 -


    Data: 14/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Flux, Fonte: EroticiRacconti

    Dopo quel giorno divenni velocemente lo sfogo sessuale di Mario, il quale sfruttava ogni momento in cui si ritrovava da solo con me per potermi umiliare oppure per poter approfittare di me sessualmente.
    
    Non voleva però che Antonio, l’altro aiutante che lavorava con noi, venisse a sapere nel nostro rapporto segreto.
    
    Normalmente aspettava sempre la fine della giornata per potermi scopare liberamente dentro casa in tutta comodità e tranquillità, ma se aveva l’occasione sfruttava pure quei momenti utili per ottenere qualcosa.
    
    Un giorno infatti mandò Antonio a compare all’agraria degli utensili, il quale si sarebbe dovuto assentare per più di un ora dal campo.
    
    Non appena rimanemmo soli l’uomo mi disse :
    
    “Non abbiamo molto tempo! Abbassati subito i pantaloni e dammi il culo che te lo rompo!”
    
    “Qui? Non è meglio andare in casa?”
    
    “No voglio incularti qui, proprio in mezzo al campo!”
    
    “Ok...”
    
    Mi abbassai i pantaloni e le mutande, per poi mettermi a pecora con la testa sotto ad una vite.
    
    L’uomo tirò fuori il cazzo già duro come un bastone di legno, per poi iniziare a fottermi duramente senza alcuna lubrificazione.
    
    Mi faceva male, perché era rude e mi scopava sempre con molta forza e mi spingeva la cappella sul fondo del mio culo con una forte pressione.
    
    Mi ero abituato però al suo modo dì scopare, infatti nonostante sentissi del dolore, riuscivo ogni volta a sopportarlo e ad abituarmi sempre di più.
    
    Era il suo modo di possedermi, di rendermi la sua ...
    ... schiava, ogni volta infatti mi inculava con l’unico intento di soddisfare in primis se stesso e di punirmi per quel che avevo fatto il primo giorno nell’officina.
    
    Un altra volta invece si fece fare un pompino sempre in mezzo al vigneto, in pieno giorno con la presenza di Antonio.
    
    Lo mandò a controllare una fila di viti dal lato opposto da dove eravamo noi e mentre Mario se ne stava in piedi a controllare che non tornasse da noi, a me ordinò invece di inginocchiarmi e di leccare il suo arnese.
    
    Antonio non ci avrebbe mai scoperto, anche perché essendo così lontano non poteva assolutamente vedere o sentire niente, riusciva solo a vedere Mario in piedi che faceva finta di cogliere l’uva dalle viti.
    
    “Avanti succhiami il cazzo!” Mi disse l’uomo
    
    “Ora?”
    
    “Certo, proprio qui! Se ti inginocchi non ci può vedere!”
    
    “Ok...fai attenzione!”
    
    “Te pensa solo a succhiarmi il cazzo, al resto ci penso io!”
    
    Una volta inginocchiato afferrai il suo membro e velocemente con molta dedizione iniziai a far scivolare quell’asta tra le mie labbra.
    
    Dopo pochi minuti data la forte eccitazione che stava provando Mario, mi sganciò in gola una potente sborrata bollente, che dovetti ingoiare.
    
    “Brava zoccoletta! Ora torna a lavorare...” disse l’uomo
    
    L’ultimo giorno di lavoro però accadde qualcosa di inaspettato.
    
    Finimmo prima del previsto secondo la tabella di marcia che ci avevamo dato, così da avere più tempo libero per poterci riposare e rilassare.
    
    Ci sedemmo tutti e ...
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