1. Schiava in Africa (parte 4) – L’uscita in pubblico


    Data: 11/08/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    Cominciò a chiedersi dove l’avrebbe fatta dormire, temendo che la portasse nelle stalle.
    
    Invece la portò in camera ed assicurò il guinzaglio con lucchetto alla gamba del pesante letto, in modo che lei si trovasse ai piedi del letto, ma sul pavimento.
    
    La lasciò senza cuscino e le mise vicino una coperta.
    
    Paul andò a farsi una doccia.
    
    Quando tornò, senza parlarle, si chinò e la accarezzò sul capo.
    
    La schiava dormì il sonno tipico della grande stanchezza dovuta anche alle grandi emozioni che gli ultimi avvenimenti le avevano procurato, non solo fisici ma anche emotivi, cioè male e agitato. Si svegliò più di una volta per gli incubi pensando di essere a casa e non capendo subito dove invece fosse.
    
    Il Padrone si alzò e lei temette che l’avrebbe punita per averlo svegliato, invece si sedette sul bordo del letto vicino a lei ed iniziò ad accarezzarla a lungo, sempre senza parlarle, delicatamente e dolcemente. Da tantissimo tempo non riceveva quelle dolcezze. Da tanto non aveva un rapporto che comportasse anche quei momenti. Non le mancavano certo i rapporti sessuali ma, quelli fini a sé stessi, ti portano a desiderare la solitudine dopo l’orgasmo.
    
    Scoprì che le mancavano. Si accucciò e appoggiò il viso sui piedi del Padrone, raggomitolandosi su sé stessa, in posizione quasi fetale.
    
    Paul la lasciò fare e la osservò a lungo così accucciata, godendosi il momento, complice anche l’ora tarda ed il buio circostante che avvolgeva la stanza.
    
    Sophie si sentiva ...
    ... meglio e sperava che non se ne andasse subito. Quando lui accennò a tornare a letto, lei cominciò a leccargli i piedi. Tornò a sedersi e a starle vicina.
    
    Poi slegò la catena dalla gamba del letto e le diede un colpetto col guinzaglio per farle capire di seguirlo.
    
    La portò accanto al letto, dalla parte in cui dormiva lui.
    
    “Giù qui”.
    
    La incatenò nuovamente e si rimise a letto.
    
    Sophie si accorse che l’aveva calmata e si riaddormentò, dormendo bene sul pavimento, incatenata.
    
    Fu svegliata dal piede del Padrone al mattino, che le toccava il viso.
    
    Si accorse di dove fosse e si raggomitolò ai suoi piedi, baciandoglieli.
    
    Era un gesto dolce, di affidamento, che piacque molto.
    
    Fece colazione mentre la schiava, sotto il tavolo, gli leccava le palle, senza mai salire. Gli dava molto piacere. Unica nota fu lo schiaffo che le dovette dare perché aveva sospeso il lavoro per togliersi un pelo dalla bocca. Il suo disagio a lui non interessava.
    
    Dopo colazione volle andare in città.
    
    “Vestiti, andiamo in centro”.
    
    “Dove?”.
    
    La prese per i capelli e le tirò indietro la testa.
    
    Lei rimase colta di sorpresa.
    
    La spinse contro il muro e si addossò a lei, aderente al corpo. La testa sempre tirata leggermente indietro in modo da avere il viso esposto, offerto.
    
    Le si avvicinò alle labbra e, dopo averle fatto sentire il suo respiro, gliele leccò, senza entrare in bocca. Nell’altra mano prese il seno, facendolo suo.
    
    “Quando do un ordine l’unica risposta che mi ...
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