1. Walter e cecilia


    Data: 09/08/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    Era proprio lui, era Walter, non aveva alcun dubbio su questo ma nonostante questa certezza assoluta, Phil era rimasto a bocca aperta per la sorpresa di vedere quanto era cambiato nei tre anni che non si erano più visti. Solo di rado si erano sentiti al telefono ed il loro flebile rapporto si era tenuto in vita solo con qualche scambio di messaggi brevi, striminziti, mono o bi- vocaboli, cioè “auguri” a volte seguito, altre no, dal nome del messaggiante, in occasioni di particolari ricorrenze, come Natale, compleanni, e simili.
    
    Walter aveva poco più di sedici anni quando s'erano visti l'ultima volta di persona, davanti al notaio per regolarizzare le questioni ereditarie, poi Walter aveva scelto di andare a stare con i nonni materni per qualche tempo, fino al completamento degli studi liceali ed il conseguimento della maturità. Dopo, finanziato dal nonno, si era trasferito a Roma, in un mini alloggio, per poter frequentare l'università.
    
    Phil si era sorpreso quando, dopo tanto tempo, Walter lo aveva chiamato al telefono. Gli aveva fatto piacere comunque: in fondo il giovane credeva di essere davvero suo figlio, come tutti, come risultava anche dagli atti ufficiali ed avevano pur sempre vissuto insieme, nella stessa casa, fino a quando Phil e sua moglie non si erano separati legalmente.
    
    Riassumendo in maniera sintetizzata il tenore della telefonata di Walter era stata più o meno questa: “Ciao, sono Walter. Ti ricordi ancora di me? Innanzi tutto come stai? Ho saputo ...
    ... da nonno che hai rammodernato la casa di campagna che ti ha lasciato mamma e che l'hai chiamata villa Margherita, con il nome di mamma. Mi fa piacere, sai, che tu l'abbia fatto. Mi piacerebbe vedere com'è ora. Nonno dice che hai approntato anche alcune stanze, perciò sto pensando che sarebbe bello rivederci e vedere la casa com'è ora. Che ne dici se passo da te il prossimo weekend? Non verrei da solo, porterei anche Cecilia, una mia amica.”
    
    Phil stava per dirgli “Ma certo che puoi. Passa da me in paese a prendere le chiavi e poi vai a villa Margherita con chi vuoi per il tempo che vuoi”.
    
    Non lo disse perché le ultime parole “non vengo da solo, porto un'amica” gli avevano suggerito una risposta migliore: “Gran bella idea! Avevo già in programma di andarci anche io per questo fine settimana, possiamo andarci insieme, ci sono stanze per tutti. Passi da me in paese prima o riesci a venire lassù in qualche modo?”
    
    “Ci vediamo direttamente sul posto. Ho la macchina che mi ha comprato nonno quando ho compiuto i diciotto anni. Non lo sapevi? Penso di poter arrivare venerdì sera, non proprio prestissimo. Non riusciamo a partire prima delle diciotto; contando il tempo per il viaggio e quello per fermarci da qualche parte per fare cena, penso che noi potremo stare lì tra le nove e le dieci”
    
    “Fermarvi per cena da qualche parte? Ma venite direttamente su, ceneremo insieme”.
    
    Phil non aveva mai avuto un gran trasporto verso Walter; non era mai riuscito a volergli bene ma non ...
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