1. La scelta di Antonella


    Data: 03/08/2023, Categorie: Erotici Racconti Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Tradimenti Autore: VVV, Fonte: RaccontiMilu

    ... riesci ad avere pensieri meno sconci?
    
    Ma smise di parlare e iniziò a spogliarmi. Scopammo sul divano, e un paio di volte fece ancora cenno al signor Manuzio, e per la prima volta godetti anche io di quei pensieri, ma senza dirglielo….
    
    Successe che una sera tornai a casa con la spesa, Michele era andato a mangiare dai suoi genitori ma io avevo da sbrigare alcune faccende di lavoro. Sul portone incontrai proprio il signor Manuzio, che si offrì di aiutarmi a portare su la spesa.
    
    -Ma no, prendo l’ascensore.
    
    -Non si preoccupi Antonella, la aiuto volentieri. E fare le scale mi farà bene, così faccio movimento. Sa, noi vecchi…
    
    -Ma non dica così, lei è ancora un uomo molto in forma.
    
    -Grazie, accetto volentieri il complimento. Ma mai in forma quanto lei. Prego, vada avanti. La seguo.
    
    Mi tornarono in mente le parole di Michele, e mi sentivo gli occhi dell’uomo addosso, sulla schiena, sul culo.
    
    Mi voltai per vedere se avevo ragione, e lo beccai intento a fissarmi.
    
    Non si scompose, sorrise. E io impercettibilmente iniziai a sculettare un po’ di più.
    
    Lo feci entrare e lui posò le borse sull’isola della cucina.
    
    -Vuole qualcosa da bere?
    
    -Un po’ d’acqua andrà bene.
    
    -Se vuole ho del vino fresco.
    
    -Ma, non vorrei dare fastidio.
    
    -Nessun disturbo. Mi cambio, metto la roba a posto e torno qui.
    
    Perché lo stavo facendo? Mi piaceva quel gioco? Scrissi un messaggio a Michele dicendogli cosa stava succedendo. Lui mi rispose subito dicendo “fai la ...
    ... porca”. Non mi piacque quell’ordine così volgare. Gli risposi che era uno stronzo. Lui rispose ancora scrivendo “stasera mi racconti tutto”.
    
    Tutto cosa? Cosa intendeva? Stavo solo offrendo un aperitivo a un vicino di casa.
    
    Scegli un vestito corto, leggero. Faceva caldo. Misi ai piedi delle infradito, e mi legai i capelli. Avevo le spalle scoperte e il seno privo di reggiseno. Forse avrei dovuto…ma no. Sarei andata in cucina così.
    
    Il signor Manuzio aveva svuotato le buste della spesa, per agevolarmi, così ci misi poco a sistemare tutto e aprire il vino. Mi sentii per tutto il tempo i suoi occhi addosso, e devvo dire che mi piaceva. Forse il risentimento verso Michele stava facendo il suo effetto, o forse stavo in effetti facendo la porca.
    
    Il vestito che avevo addosso si prestava di sicuro, corto e slargato. Le tette mi ballavano e rischiavano di uscire ogni volta che mi chinavo. Forse ero stata imprudente…
    
    Dopo un paio di bicchieri il signor Manuzio non mascherava più la sua attrazione nei miei confroti, mi riempiva di complimenti e mi guardava sfacciatamente. Io sorridevo, facevo un po’ la civetta e un po’ la smorfiosa.
    
    Fino a che il suo tono cambiò del tutto.
    
    -Abbassati le spalline.
    
    Era passato al tu, e mi stava ordinando di spogliarmi.
    
    -Cosa? Come dice?
    
    -Hai capito benissimo, sorca. Abbassati il vestito e fammi vedere bene quelle tette.
    
    -No, ma io…
    
    -Mi hai fatto gonfiare il cazzo, e ora non puoi ritrarti. Sbrigati o ti lego.
    
    -Ma signor ...