1. L'amico di mamma


    Data: 19/09/2017, Categorie: Incesti Autore: ChristyTrans, Fonte: EroticiRacconti

    Avere una Mamma per Amica, Sembra il titolo di un Famoso Telefilm degli anni 90,. invece e stato un bel vantaggio. Quante Trav possono vantarsi di avere avuto nella loro vita, la complicita' di un genitore che le stava dietro, e che accettava piu' o meno ciò che il Figlio combinava con gli Uomini? io Posso dirlo ad alta voce. Ho sempre avuto una passione smisurata per gli uomini maturi di una certa eta', non chiedetemi il motivo, avevo provato con dei Coetanei, ma quasi subito me ne sono pentita e ho provato solo una certa repulsione. Qualcuno direbbe che vedevo una figura paterna negli uomini piu maturi, puo' essere cosi', i Ragazzi non mi hanno mai attirata per nulla, al contrario gli uomini maturi dai Cinquanta ai Sessant'anni, sono sempre stati per me un riferimento sessuale unico. sta di fatto che iniziai a frequentare molti uomini di quell'eta'. tenendo conto che io ero poco piu' che maggiorenne. al tempo avevo compiuto i diciotto anni, ed ero nel pieno dello sviluppo fisico, già molto femminile trà L'altro. ho sempre portato i capelli lunghi, lisci castani chiari quasi biondi, avevo un corpicino magro, con due coscie tonde sode e ben fatte, un culo da paura (che è sempre stato il mio punto di forza) bello tondo sodo e liscio, morbido come quello di un bimbo. un visetto da troietta, e una bocca da vera pompinara. insomma non sarò stata una strafiga, ma sicuramente attiravo di certo l'attenzione. ho anche un bel cazzo, non lo nego, che non ho quasi mai usato durante ...
    ... tutti questi anni. di mio sono sempre stata passiva e mai attiva, il cazzo mi è sempre piaciuto prenderlo piuttosto che darlo. questione di gusti e di testa, mi sentivo piu' femmina che maschio, e di conseguenza anche la mia predisposizione era passiva. L'occasione che vi vado a raccontare, mi capito' un'estate calda di fine luglio a Milano. era pomeriggio inoltrato, ero intenta a farmi bella per un'uscita che avrei fatto quella stessa notte (sono sempre stata un'esibizionista nata, e nelle stagioni calde, mi piaceva uscire di notte per le strade e fare la Troia con chi incontravo),quando suonarono al citofono. mi precipitai a rispondere, e una voce di uomo, che avrei detto sulla cinquantina, chiedeva educatamente se era in casa mia mamma, presentandosi poi come Giovanni, un suo ex collega di lavoro degli anni settanta. dissi che ero il figlio, e che Mamma si era trasferita da tempo in veneto. L'uomo parve deluso, ringraziò e stava per allontanarsi, quando lo fermai,' senta.. scusi.... perche' non sale un'attimo? giusto il tempo per fare due chiacchiere...' gli chiesi. L'uomo tentenno' un po, alla fine si decise. gli aprii il portone del palazzo, gli dissi di prendere l'ascensore e salire al secondo piano. gli avrei tenuto la porta aperta, dato non avevamo targhette sulla porta. attaccai il ricevitore del citofono, e attesi l'uomo eccitata da quella visita inattesa. non pensai nemmeno un momento a coprirmi o cambiarmi,avevo addosso una lunga vestaglia rossa in poliestere ...
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